Emergenza Siria. Majorino: “Dalla visita del Ministro Alfano sono arrivati 2.000 siriani”

L’Assessore: “Da Ministero e Regione Lombardia nessuna risposta o proposta, solo chiacchiere”
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“Dalla visita del Ministro Alfano due settimane fa  per la riunione in Prefettura ad oggi sono arrivati a Milano circa 2.000 cittadini siriani. L’emergenza nei centri di accoglienza del Comune e del Terzo settore è proseguita ed è tuttora in corso senza alcuna proposta concreta da parte del Ministero e della Regione che avevano annunciato una riunione con gli Enti locali, fino ad oggi nemmeno convocata. Sulla vicenda dei profughi che scappano dalla guerra da parte loro nessun impegno è stato preso. Il Ministro Alfano si indigna per le morti accusando l’ Unione Europa di immobilità, ma a livello nazionale fa esattamente lo stesso”.

Così l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, sull’emergenza Siria, scoppiata lo scorso ottobre e tuttora in corso. Ancora ieri le navi della Marina Militare hanno soccorso un barcone con circa 500 profughi, quasi tutti siriani, tra cui oltre un centinaio di bambini. Una volta sbarcati proseguiranno il loro viaggio verso i Paesi del Nord Europa attraversando l’Italia. Con ogni probabilità, tra pochi giorni, arriveranno a Milano. Dallo scorso ottobre hanno fatto lo stesso tragitto circa 6.800 cittadini, per lo più giovani famiglie con più figli, alcuni di pochi mesi (i bambini sono circa un quarto del totale dei profughi) Sono stati soccorsi e accolti nelle strutture allestite dall’ Unità di crisi costituita dal Comune di Milano e da associazioni del Privato sociale tra cui: Progetto Arca, Cooperativa Farsi Prossimo, Albero della Vita, Casa della Carità, Fratelli di San Francesco, Medici Volontari e Giovani Musulmani.

“Ringraziamo gli operatori, i volontari e i lavoratori del Comune – ha aggiunto l’assessore Majorino – che ogni giorno organizzano l’accoglienza nei centri. Senza il loro grande sforzo quotidiano tutto questo non sarebbe possibile”.
 
Ogni giorno in Stazione Centrale un presidio fisso composto da funzionari del Comune del Servizio per Adulti e Politiche per l’immigrazione, operatori delle onlus e volontari accolgono le persone in arrivo verificando la disponibilità delle strutture e organizzando le operazioni di trasferimento: famiglie con bambini, che sono la maggior parte, sono ospitate separatamente dai giovani adulti.


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