Shoah. Comune, “9 zone per la Memoria”. Gli studenti milanesi in visita ai campi di sterminio

40 ragazzi delle scuole superiori partono domani in rappresentanza del Comune con ANED e ANPI


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“Da Milano a Mauthausen, 9 Zone per la memoria”: in occasione del 69° Anniversario della Liberazione dei campi una quarantina di studenti di alcune scuole superiori milanesi partono per una visita di quattro giorni ai campi di sterminio nazisti e per ricordare la Shoah e i tragici eventi accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e da rappresentanti di ANED e ANPI provinciale di Milano esibiranno anche il Gonfalone del Comune che ha promosso questa iniziativa.

“Il ruolo della scuola è fondamentale perché si tenga viva la memoria di questi tragici episodi della nostra storia in modo che non possano ripetersi. I giovani possono diventare gli attori della trasformazione  della società, specialmente quella di oggi che dimentica tutto in fretta, perchè vi sia un maggiore rispetto delle libertà e dei diritti civili” ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione.

Questa iniziativa si inserisce nel percorso avviato nel 2013 dalla Giunta Comunale, con la partecipazione delle Zone del Decentramento, alle cerimonie internazionali di commemorazione della liberazione dei Lager di Mauthausen, Gusen e Hartheim. La finalità è di sviluppare nelle giovani generazioni la difesa dei principi di democrazia, antifascismo e libertà e di favorire l'acquisizione diretta di un'esperienza importante da poter poi riportare nelle proprie classi, attivando opportuni interventi educativi.

Il programma prevede un viaggio che parte dall’Italia, con la visita al campo di sterminio di Gries, vicino a Bolzano, e prosegue poi al Castello Di Hartheim, a Gusen e, infine a Mauthausen: qui, domenica 11 maggio, si terrà la cerimonia celebrativa del 69° anniversario della Liberazione al Monumento Italiano con un corteo internazionale sulla "Piazza dell'appello". In questi luoghi, durante la guerra, furono deportati oppositori politici, omosessuali, ebrei, zingari, prigionieri di guerra e persone perseguitate per motivi religiosi. I prigionieri furono sterminati soprattutto attraverso il lavoro forzato nella vicina cava di granito e la consunzione per denutrizione e stenti e nelle camere a gas.

Le scuole coinvolte sono l’Istituto Magistrale Statale Carlo Tenca (Zona 1), l’Istituto Tecnico Commerciale Statale Schiaparelli-Gramsci (Zona 3) il Liceo Artistico Di Brera - Istituto Hajech (Zona 4) l’Itsos Steiner (Zona 5), il Liceo Linguistico "G. Marconi" (Zona 6), l’Istituto Tecnico Industriale Statale Ettore Conti (Zona 7) il Liceo Scientifico Statale “ P. Bottoni” (Zona 8) e l’Istituto Marelli – Dudovich (Zona 9).

 


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