Terrorismo. Pisapia: “Milano ha scelto di trasformare percorso di dolore in riscatto civile”

“A Milano c’è un sentiero del dolore e della memoria, quello che passa per Piazza Fontana, per Via Palestro, per la Questura, per le decine vie dove trovarono la morte uomini dello Stato, della magistratura, lavoratori, cittadini, donne e uomini che hanno dato la vita per la libertà. Un sentiero che passa ancora oggi per le case delle loro famiglie, il cui dolore è lo stesso di allora. Milano ha, però, scelto di trasformare questo percorso in un itinerario di riscatto civile. E ci è riuscita. In questi anni, insieme a tutte le Associazioni delle vittime, ai testimoni, agli studiosi, alle famiglie, abbiamo dedicato vie, piazze e luoghi della città alle vittime del terrorismo. Molte di loro erano dimenticate: siamo stati fieri di avere riportato all’attenzione di tutti tante storie di coraggio, di libertà, di testimonianza. E’ un percorso che continua, perché la battaglia per la libertà non si ferma”. ()

Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia durante il suo intervento in Sala Alessi a Palazzo Marino per il Giorno della Memoria dedicato alla vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. All’iniziativa, organizzata dal Comune di Milano, dall’Aiviter, e dall’Associazione Familiari Vittime della Strage di Piazza Fontana, hanno partecipato oltre centro studenti delle scuole superiori.

La strage di Piazza Fontana è stata approfondita grazie agli interventi di Paolo Dendena e Matteo Dendena (figlio e nipote di Pietro Dendena, vittima della strage) e di Matteo Pedrazzini (laureato con tesi dedicata a questo tragico evento). Gli interventi sono stati coordinati dal giornalista e scrittore Daniele Biacchessi.

Gli anni del terrorismo a Milano invece sono stati introdotti dal vicedirettore del Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi e approfonditi con gli interventi di Antonio Iosa (presidente di Aiviter Lombardia), di Maurizio Campagna (fratello di Andrea Campagna cui il Comune, il 21 aprile 2012, ha dedicato l’ex Parco Teramo in Zona Barona) e di Francesco di Cataldo (nipote di Francesco di Cataldo cui il Comune, il 20 aprile del 2013, ha intitolato il Parco compreso tra via Ponte Nuovo e via Tremelloni).

“Milano ha combattuto il terrorismo con l’unità civile e morale della città intorno ai valori della Costituzione, che sono valori universali di libertà e di pace. Noi vogliamo che Milano rimanga fedele nel tempo a questa vocazione. Milano è così anche grazie al sacrificio delle vittime che ricordiamo qui oggi. Ma è così anche grazie a tante ragazze e tanti ragazzi, come quelli presenti oggi, che sono certo porteranno avanti questo impegno di testimonianza, diventando donne e uomini che difendono la libertà, che sono orgogliosi di non venire mai a patti con la violenza, con la sopraffazione, con il totalitarismo”, ha concluso il Sindaco Pisapia.

 


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