Emergenza siriani. Majorino: “In arrivo 300 profughi da Taranto, dormiranno in stazione, centri al completo. Il Ministro Alfano non esiste"

L’assessore: “In una settimana nessuna proposta o risposta dal Ministro Alfano, solo tante belle parole”
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“Dalla Prefettura ci hanno avvisato che sono partiti da Taranto trecento siriani, diretti a Milano, arriveranno questa sera. A Milano non abbiamo posto e sono destinati a dormire in Stazione, un centinaio di loro sono bambini. A questo punto se lo Stato e il Governo e il Ministro Alfano ci sono, provvedano per trovare una soluzione nel resto del Paese”.
Queste le parole di allarme e denuncia dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino che, nel primo pomeriggio, ha ricevuto la segnalazione dell'arrivo di un treno da Taranto con trecento profughi a bordo. Il Comune di Milano insieme con le associazioni del Privato sociale sta gestendo da sei mesi l’accoglienza e il soccorso dei cittadini siriani in fuga dalla guerra. Da dieci giorni la situazione ha raggiunto livelli di emergenza senza pari con 780 persone assistite quasi ogni notte. Un numero di posti assolutamente straordinario, tre volte tanto rispetto a quanto prospettato dalla Prefettura lo scorso ottobre nella convenzione per 240 posti. Un quarto delle persone accolte sono bambini, il resto giovani coppie e donne sole.

La scorsa notte sono state accolte 750 persone, 160 arrivate nel solo pomeriggio di ieri. Oggi previsti nuovi arrivi da Reggio Calabria con circa 70 persone e da Taranto con gli ultimi profughi salvati dal mare qualche giorno fa. Le cinque strutture messe a disposizione dal Comune e dal Privato sociale in via Aldini 47/A, viale Toscana 31 (Fondazione Progetto Arca), via Monluè 69 e via Padre Carlo Salerio 51 (Cooperativa Farsi Prossimo), via Saponaro 40 (Fratelli San Francesco) sono strapieni, pochi posti restano dei 780 a disposizione, una quota assolutamente emergenziale, raggiunta per dare un ricovero ai migranti assiepati in Stazioni Centrale. Un gran numero di loro giungono in condizioni fisiche precarie e necessitano anche di assistenza medica: tra loro bambini molto piccoli con patologie respiratorie, donne prossime al parto, adulti stremati e disidratati. Dallo scorso ottobre, quando il Comune ha iniziato l’attività di accoglienza, sono state soccorse oltre 6.200 persone. Da allora, a parte la convenzione con la Prefettura, nessuna risposta è arrivata dal Governo o dal Ministero.

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