Partecipate. Consiglio comunale approva le modifiche allo statuto di Milano Ristorazione
Il Consiglio
comunale ha approvato con 23 voti favorevoli, 0 contrari e 3 astenuti oggi
la delibera che introduce alcune modifiche allo statuto di Milano Ristorazione.
(CS Comune di Milano)16/04/2014
Tra le novità introdotte per Milano
Ristorazione, società interamente partecipata dal Comune, vi è l’esclusione
della possibilità di cessione a soggetti privati di quote, anche minoritarie,
del capitale sociale.
Viene invece ribadita e rafforzata la possibilità di sviluppare la fornitura dei servizi verso nuovi utenti anche al di fuori del territorio comunale, nell’ottica della nascita della città metropolitana.
Milano Ristorazione potrà dunque rafforzare, anche fuori dal territorio comunale e costituendo con altri enti e/o società raggruppamenti temporanei d’impresa, l’attuale impegno che vede la preparazione e la distribuzione di pasti per i minori frequentanti i nidi d’infanzia comunali, le scuole dell’Infanzia comunali e statali, le case vacanza, la scuola dell’obbligo, le scuole private paritarie convenzionate, nonché gli ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali, gli anziani assistiti a domicilio, gli immigrati ospiti dei centri di prima accoglienza e protezione civile, le persone svantaggiate e i portatori di disabilità accolti nei centri comunali.
Sempre operando nel rispetto dei principi e dei limiti fissati dai principi comunitari in materia di tutela della concorrenza nei mercati e di affidamento in house providing, nonché dei limiti fissati dall’ordinamento giuridico nazionale.
Infine, per quanto riguarda gli organi amministrativi, si introduce la previsione dell’Amministratore unico quale alternativa ad un organismo collegiale formato da tre o cinque componenti, tra i quali il Presidente. Infine, tra le modifiche statuarie approvate vi è anche l’obbligo per l’organo amministrativo delle società del recepimento e attuazione delle direttive e degli indirizzi del Comune di Milano.
Viene invece ribadita e rafforzata la possibilità di sviluppare la fornitura dei servizi verso nuovi utenti anche al di fuori del territorio comunale, nell’ottica della nascita della città metropolitana.
Milano Ristorazione potrà dunque rafforzare, anche fuori dal territorio comunale e costituendo con altri enti e/o società raggruppamenti temporanei d’impresa, l’attuale impegno che vede la preparazione e la distribuzione di pasti per i minori frequentanti i nidi d’infanzia comunali, le scuole dell’Infanzia comunali e statali, le case vacanza, la scuola dell’obbligo, le scuole private paritarie convenzionate, nonché gli ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali, gli anziani assistiti a domicilio, gli immigrati ospiti dei centri di prima accoglienza e protezione civile, le persone svantaggiate e i portatori di disabilità accolti nei centri comunali.
Sempre operando nel rispetto dei principi e dei limiti fissati dai principi comunitari in materia di tutela della concorrenza nei mercati e di affidamento in house providing, nonché dei limiti fissati dall’ordinamento giuridico nazionale.
Infine, per quanto riguarda gli organi amministrativi, si introduce la previsione dell’Amministratore unico quale alternativa ad un organismo collegiale formato da tre o cinque componenti, tra i quali il Presidente. Infine, tra le modifiche statuarie approvate vi è anche l’obbligo per l’organo amministrativo delle società del recepimento e attuazione delle direttive e degli indirizzi del Comune di Milano.