Salute. A Milano esami gratuiti per 300 donne straniere in maternità
Assessore Majorino: “Un progetto
di eccellenza che nasce dall’alleanza tra soggetti diversi”
(CS Comune di Milano)11/03/2014
(CS Comune di Milano)11/03/2014
Un progetto
di prevenzione della salute rivolto a donne migranti che vivono l’esperienza
della maternità. Lo hanno presentato oggi a Palazzo Marino il Comune di
Milano, la Fondazione Bracco e l’Opera San Francesco per i poveri. L’iniziativa
prevede l’effettuazione di uno screening preventivo per alcune delle principali
infezioni possibili durante il periodo della gravidanza su 300 donne provenienti
da Paesi stranieri che vivono a Milano.
“Dall'alleanza di soggetti diversi – ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano – nasce un progetto di eccellenza. È la dimostrazione che, quando l'unione tra pubblico, privato e terzo settore funziona, si possono realizzare delle iniziative che vanno oltre la difficoltà di reperire risorse. Questo progetto di prevenzione e di promozione della salute, che tiene conto delle differenze culturali e delle difficoltà di inclusione sociale, è anche un segnale importante in un periodo in cui c'è qualcuno che vuole penalizzare sul piano dei diritti le donne migranti che stanno vivendo l'esperienza della maternità”.
Il progetto, che trova nella Fondazione Bracco il promotore e l’ideatore, prevede la collaborazione anche del Centro diagnostico italiano. Le visite di screening saranno realizzate nel Poliambulatorio medico dell’Opera San Francesco per i poveri. Il Comune di Milano promuoverà la conoscenza del progetto coinvolgendo i Servizi sociali, in particolare quelli dedicati all'immigrazione, e la rete delle associazioni del terzo settore che operano con le donne e gli stranieri. Le analisi saranno focalizzate su due delle principali infezioni cui sono soggette le mamme che aspettano un bambino: la toxoplasmosi e la rosolia. Gli esami sono aperti anche a donne fertili che non si trovano in stato di gravidanza.
“Dall'alleanza di soggetti diversi – ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano – nasce un progetto di eccellenza. È la dimostrazione che, quando l'unione tra pubblico, privato e terzo settore funziona, si possono realizzare delle iniziative che vanno oltre la difficoltà di reperire risorse. Questo progetto di prevenzione e di promozione della salute, che tiene conto delle differenze culturali e delle difficoltà di inclusione sociale, è anche un segnale importante in un periodo in cui c'è qualcuno che vuole penalizzare sul piano dei diritti le donne migranti che stanno vivendo l'esperienza della maternità”.
Il progetto, che trova nella Fondazione Bracco il promotore e l’ideatore, prevede la collaborazione anche del Centro diagnostico italiano. Le visite di screening saranno realizzate nel Poliambulatorio medico dell’Opera San Francesco per i poveri. Il Comune di Milano promuoverà la conoscenza del progetto coinvolgendo i Servizi sociali, in particolare quelli dedicati all'immigrazione, e la rete delle associazioni del terzo settore che operano con le donne e gli stranieri. Le analisi saranno focalizzate su due delle principali infezioni cui sono soggette le mamme che aspettano un bambino: la toxoplasmosi e la rosolia. Gli esami sono aperti anche a donne fertili che non si trovano in stato di gravidanza.
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