Welfare. Comune, un nuovo “Villaggio della Solidarietà” per le persone con disabilità
Majorino: “A Villa Finzi uno spazio per famiglie e associazioni: sarà luogo di incontro, attività e sperimentazione di progetti innovativi”
Rozza: “In arrivo il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche”
(CS Comune di Milano)29/01/2014Un “Villaggio della solidarietà” dedicato alle persone con disabilità. Sorgerà a Villa Finzi, in zona Gorla-viale Monza: sarà uno spazio a disposizione di famiglie e associazioni per incontrarsi, progettare e realizzare, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, iniziative e interventi nell'ambito della disabilità. Ma, soprattutto, sarà un luogo dove le persone con disabilità avranno occasioni di socialità, animazione e pratica motoria. Lo ha annunciato l'assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino durante l'incontro “Le persone al centro. Le politiche sulla disabilità tra problemi aperti e nuove sfide”, che si è tenuto oggi all'Istituto dei ciechi nell'ambito del Terzo Forum delle Politiche sociali.
"In Villa Finzi – ha spiegato l'assessore Majorino – vogliamo creare un luogo dove, insieme al terzo settore e alle associazioni dei famigliari, possiamo ideare e sperimentare nuovi progetti in grado di rispondere meglio ai bisogni che cambiano. In questo campo abbiamo bisogno del massimo dell'innovazione possibile. Le strutture presenti e il parco, inoltre, potranno essere utilizzate per organizzare iniziative e attività a favore delle persone con disabilità. Contiamo di rendere operativo il 'Villaggio della solidarietà' dopo l'estate 2014”.
Nel corso dell'incontro è stato ricordato l'incremento delle risorse economiche destinate dal Comune al settore disabilità e l'apertura delle liste d'attesa per l'accesso ai Centri Diurni Disabili e ai Centro Socio Educativi.
"Pur in un periodo di crisi e tagli al bilancio – ha detto l'assessore Majorino – nel settore disabilità siamo passati dai 37 milioni del 2011 ai 42 milioni del 2013. Un'ulteriore dimostrazione del nostro impegno su questo fronte è l'aver sbloccato lo scorrimento delle liste d'attesa per l'accesso ai servizi comunali. Era dal 2009 che non accadeva”.
L'appuntamento è stato l'occasione per presentare la rinnovata struttura del settore disabili dell'assessorato alle Politiche sociali e il nuovo direttore, che ha illustrato il Piano di lavoro dell'Amministrazione. Un documento che dà operatività agli obiettivi individuati dal Tavolo permanente sulla disabilità costituito dall'assessorato insieme ad Asl, Commissione consiliare Politiche sociali, associazioni del terzo settore e delle famiglie. Tra le priorità del Piano l'accessibilità per Expo.
"Avere il sito dell'Esposizione senza barriere è una priorità - ha spiegato Majorino –. Affinché l'Expo milanese sia davvero un'occasione per tutti, occorre che si costituisca un gruppo di lavoro formato da Comune, Società Expo, Atm e altri soggetti interessati che si impegnino a garantire l'accessibilità e la mobilità dell'area dei padiglioni”.
All'incontro è intervenuta anche l'assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza, che ha illustrato il lavoro per il superamento e l'abbattimento delle barriere architettoniche realizzato anche in collaborazione con l'assessorato alla Mobilità di Pierfrancesco Maran.
"Entro febbraio – ha detto l'assessore
Rozza – approveremo il Piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Con questo strumento riusciremo a programmare e a realizzare interventi
sia su strada che negli edifici pubblici, nelle scuole e nei palazzi della
cultura. Non si può fare tutto in un anno, ma la programmazione servirà
per dare continuità e costanza agli interventi. Un grande lavoro dovrà
essere fatto sulle barriere che riguardano gli ipovedenti”.
“Su questi temi – ha aggiunto l'assessore
Rozza – ricordo il recente provvedimento della vicesindaco De Cesaris
che, nel nuovo regolamento edilizio, ha inserito il rispetto dell'accessibilità
ai disabili per nuove costruzioni e ristrutturazioni. E' importante che
tutta la città collabori, a partire dalle scuole e dai privati. Per questo,
nell'attuare il Piano per l'eliminazione delle barriere, sia per le fasi
di progettazione che per quelle di collaudo, ci avvarremo anche dell'apporto
della Consulta cittadina per le persone con disabilità e delle associazioni
del terzo settore impegnate sul fronte della disabilità”.