Commissione Sport 17/12/2013 sul CS Crespi

Sono all'ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Richiesta di parere ex art. 4 del regolamento per l'assegnazione a privati di aree da destinare ad impianti sportivi e di impianti a rilevanza zonale per la valorizzazione del Centro Sportivo CRESPI di Via Valvassori Peroni,48 Milano
3) Varie ed eventuali.
 
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L'Assessorato ha deciso di rimettere a bando la Concessione del Crespi, dopo che i primi due sono andati deserti. Ne abbiamo già parlato lungamente, ma questa volta qualche spiraglio c'è: ha deciso di procedere alla rimozione dell'amianto e di procedere ad un bando di concessione in tre lotti distinti. I lotti sono: rugby, spazio non attrezzato e campi di tennis, più calcetto, più palestre e tensostrutture.
Il Comune ha inviato una bozza di ipotesi alla Zona perché desse un proprio parere ed il Presidente Rossin ha calenderizzato la delibera di Consiglio per il 9/1/2014. Purtroppo la Commissione del 17 non è stata sufficiente ad esaurire il dibattito per cui viene riaggiornata al 3/1/2014.
Il Presidente Rossin ha proposto una bozza di richieste all'Asessorato, anche per guidare la discussione su punti concreti.
Il parere di tutti è favorevole alla mesa a bando per lotti per il Crespi. Questo è un punto di grande dispiacere, in quanto la perdita di unitarietà comporta un lavoro meno coerente e più frammentario, però il vantaggio è senz'altro quallo di rendere più facili le concessioni.
Per quanto riguarda i lotti del campo di rugby e dello spazio non attrezzato, non dovrebbero esserci problemi: per il primo ci sono diverse Associazioni di Rugby che operano in quallo spazio per cui sarà il più appetito. Per lo spazio non attrezzato c'è da sempre l'interesse da parte di Zero Gravity che ne ha già in utilizzo una parte (a condizione che venga assegnata una parte di spogliatoi) .
Il grosso problema è quello del lotto 2, cioè quello che comprende i campi da tennis, di paddle, di calcetto, le tensostrutture e le palestre. Il problema nasce dla fatto che è il lotto che ha le maggiori spese di gestione e manutenzione. Parallelamente è anche il lotto su cui si concentrano maggiormente i vincoli quali le 60 ore da mettere a disposizione a tariffe comunali al Vespucci.
I punti di revisione proposti dalla Rossin sono:
  • redistribuzione degli spogliatoi in modo di lasciarne una parte a disposizione del lotto libero
  • tutela delle attività sportive svolte dalle Associazioni/Società Sportive che già operano nel Centro, applicando alle medesime le tariffe comunali, in ogni lotto
  • la riserva di 60 ore settimanali a tariffe comunali a favore dell’Istituto Scolastico “Amerigo Vespucci” nel lotto “palestre e tensostrutture”
  • la disponibilità gratuita per un massimo di 10 giornate all’anno a favore delle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale e/o dal Consiglio di Zona 3, in ogni lotto
  • almeno 12 ore settimanali a tariffe comunali per l’utenza libera in ogni lotto
  • la possibilità di realizzazione di un servizio ristoro con somministrazione di cibi e bevande in ogni lotto
  • la possibilità di esposizione di pubblicità (cartelli, striscioni, vetrine …) con riscossione dei diritti da parte del concessionario, in ogni lotto
  • un punteggio aggiuntivo, nei criteri di valutazione, per gli Enti di Promozione Sportiva e le Associazioni/Società Sportive Dilettantistiche, singole o associate fra loro, che già operano nella Zona 3 (punto su cui la Rossin già pensa che non sia applicabile in quanto i criteri di punteggi dei bandi sono sui progetti e non su chi li presenta)

Tutti più o meno d'accordo. Rimane il dubbio dell'eccessivo carichi di oneri sul lotto 2, anche se ripartiti su 11 strutture.

Tra tutti gli interventi, quello più significativo è stato quello di Cesare Almansi (Aspes) che lamenta il fatto che ci sia poca Politica in questo bando e negli interventi sullo sport in generale. Come si può sperare che un'associazione sportiva che riesce a malapena a rimanere in vita possa reperire, anche se aiutata dal credito sportivo, 1 Mln di Euro per intervenire sulle strutture? Ha perfettamente ragione! Questo bando non considera minimamente i vincoli imposti e l'apporto sociale e di salute che portano le Associazioni Sportive. E' un discorso che in fase di stesura del programma elettorale di Pisapia ci eravamo posti ed è un punto su cui non mi stancherò mai di insistere: in un'epoca di scarsa disponibilità economica, solo una gestione non a comparti della cosa pubblica può essere una risposta. Ci deve essere un riconoscimento sociale del ruolo dello sport, da cui la proposta di collocare i CAG (Centri di Aggregazione Giovanile) nei Centri Sportivi e quella di creare un pacchetto di servizi, tra cui quello sportivo, per aventi disabilità e bisognosi. Inoltre bisogna tenere conto che il Comune (tramite Miolano Sport) perde ogni anno sul Crespi circa 200.000 €, per cui è impensabile che le associazioni possano, senza un aiuto, coprire tale disavanzo più la cifra necessaria per le rate del mutuo sugli interventi.

Uno dei punti su cui mi sono trovato d'accordo è sulla brevità della durata della Concessione (20 anni) a fronte di investimenti molto consistenti (si parlava di 1Mln di € per lotto).

Ci aggiorniamo al 3/1/2014 per le conclusioni.


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