Oggetti smarriti. Il comune stabilisce nuovo criteri per la custodia

Si pagherà in base al tempo di permanenza nel deposito. 15mila gli oggetti giacenti e solo il 30% viene ritirato nei primi 3 mesi. D’Alfonso:"Vogliamo premiare l’interesse del proprietario a tornare in possesso dell’oggetto smarrito"
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Sarà il tempo di custodia degli oggetti smarriti e giacenti presso gli spazi del deposito di via Friuli e non più la stima del valore del bene a determinare il corrispettivo dovuto all’Amministrazione dal cittadino all’atto della restituzione dell’oggetto.
Questo il criterio approvato dalla Giunta per la modifica del regolamento sulla gestione degli oggetti rinvenuti sul territorio cittadino.
“Un provvedimento volto a equiparare il costo del servizio all’effettiva prestazione di custodia attuata dall’Amministrazione e che tenga in considerazione l’effettivo interesse al ritiro dell’oggetto da parte del legittimo proprietario”. Così l’Assessore ai Servizi civici Franco D’Alfonso ha spiegato la delibera e ha aggiunto: “Auspico che questo sia il primo passo per giungere ad una ulteriore semplificazione delle tariffe che identifichi solo tre fasce: una in caso di ritiro prima dei tre mesi di giacenza; la seconda tra i tre e i 12 mesi e la terza oltre l’anno di deposito”.
Un provvedimento in sintonia con i principi di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa per individuare tariffe più semplici e trasparenti che superano il criterio del valore dell’oggetto - oggi determinato da un perito - a favore di quello basato sulla durata della custodia.
Le tariffe sono stabilite calcolando un corrispettivo fisso per la registrazione e l’erogazione del servizio uguale per tutti gli oggetti esclusi i documenti. A questo si aggiungerà una cifra a titolo di custodia commisurata alla durata del deposito. Le tariffe sono poi rivalutate periodicamente secondo gli adeguamenti ISTAT e arrotondate ai cinquanta centesimi di euro.
A supportare la scelta del criterio temporale il dato che solo il 30% degli oltre 15mila oggetti presenti ad oggi in via Friuli viene ritirato entro i primi tre mesi. A farla da padroni tra gli oggetti più dimenticati dai milanesi i documenti (quasi 4000), seguiti dai portafogli (circa 2300). Persi anche numerosi assegni bancari, ticket e carte di credito per un totale di 1100 pezzi e altrettante tessere varie, dalle biblioteche ai badge. Infine da notare come gli occhiali smarriti (200) superino l’oggetto emblema della dimenticanza, l’ombrello con solo 77 esemplari custoditi nei primi nove mesi del 2013.

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