Bilancio. Assessore Majorino: “Confermati tutti i servizi, da gennaio 2014 obbligo presentazione Isee ”

Illustrato il bilancio di previsione 2013 pari a 204 milioni di euro. Tagli ridotti da 30 a 8 milioni di euro. La gratuità dei servizi rimarrà tale e quale per chi  ne ha diritto. Chi solitamente si rivolge al privato potrà “acquistare” dal Comune alcuni servizi a cominciare dall’assistenza domiciliare per gli anziani.
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Introduzione dell’Isee da gennaio 2014 per accedere ai Servizi sociali del Comune, mantenimento della gratuità delle prestazioni assistenziali e di sostegno a chi ne ha diritto, possibilità per chi oggi si rivolge al privato di “acquistare” dal Comune i medesimi servizi e per l'Amministrazione di ottenere nuove risorse da redistribuire. E dal prossimo 30 settembre l’apertura del primo social market comunale nel bene confiscato alla mafia in via Leoncavallo 12 dove le famiglie indigenti potranno comperare beni di prima necessità a prezzi scontati del 40 per cento. Sono queste le novità emerse nel corso della Commissione consiliare Bilancio e Politiche sociali, durante la quale l’assessore Pierfrancesco Majorino ha presentato ai consiglieri i dati del bilancio preventivo 2013: 204,2 milioni di euro ripartiti per le aree di bisogno (anziani, minori, persone con disabilità, adulti e famiglie in difficoltà) con una contrazione rispetto al 2012 di circa 8 milioni di euro e una riduzione del taglio prospettato nel mese di maggio del 75 per cento (da 30 a 8 milioni di euro). La contrazione di bilancio toccherà il comparto dei ricoveri nelle residenze sanitarie assitenziali (RSA) che saranno ridotti, ma non bloccati. Ai 204 milioni di euro si uniscono i 5,7 milioni di provenienza statale della “social card”, la carta acquisti che sarà erogata dall’Inps e che è stata destinata alle famiglie con minori e in gravi difficoltà economiche.

“Abbiamo mantenuto la spesa sociale ai livelli dello scorso anno – ha spiegato Majorino – contenendo i tagli a 8 milioni di euro. Uno sforzo che abbiamo compiuto recuperando risorse e riorganizzando parte dei servizi. La cifra che abbiamo messo a bilancio è senza dubbio il limite oltre il quale non possiamo scendere se vogliamo continuare a parlare di politiche sociali. Su questo punto lanciamo quindi un appello anche alle altre istituzioni, Governo e Regione in particolare, affinché non lascino Milano da sola di fronte all’emergenza sociale. La crisi e la disoccupazione hanno aumentato le richieste di aiuto. I drammi dei senzatetto e dei minori stranieri non accompagnati non possono essere affrontati solo con le risorse dei comuni. In bilancio sul fronte famiglie in difficoltà abbiamo più fondi ma non bastano a assorbire una richiesta di aiuto che è triplicata in un anno. Per quanto ci riguarda – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali - continueremo a fornire i servizi gratuitamente a chi ne avrà diritto, controllando i beneficiari e per questo da gennaio richiederemo la presentazione dell’Isee. Inoltre metteremo a disposizione di chi oggi si rivolge al privato per avere assistenza le nostre prestazioni che si potranno ‘acquistare’. Sarà un nuovo servizio che permetterà al Comune di ottenere ulteriori risorse da ridistribuire”.

Bilancio di previsione 2013
Il bilancio di previsione per le Politiche sociali è  di 204, 2 milioni di euro a cui devono essere aggiunti 5,7 milioni di euro di provenienza statale della “social card”, la carta acquisti destinata alle famiglie con minori e in gravi difficoltà economiche.
Nello specifico questa la spesa del Comune:
-        91,8 milioni per gli anziani;
-        42,8 milioni di euro per i minori e le famiglie;
-        42,1 milioni per le persone con disabilità;
-        23,6 milioni per adulti in difficoltà, inclusione sociale e immigrazione;
-          3,7 milioni per la Direzione centrale Politiche sociali e Cultura della salute.

Complessivamente l’80,4 per cento (170,8 milioni) dei 204 a bilancio derivano da risorse comunali, mentre il 19,6 per cento, pari a 33,3 milioni di euro, sono contributi vincolati nel loro utilizzo provenienti da Stato e Regione Lombardia.

Rispetto al 2012 la diminuzione della spesa iscritta nel bilancio di previsione è di 7,98 milioni di euro.
Gli interventi principali previsti dal bilancio riguardano i servizi residenziali per anziani, minori e persone con disabilità (105,4 milioni di euro), i servizi diurni e di assistenza domiciliare sempre per anziani minori e disabili (45,7 milioni di euro), i servizi per adulti e migranti (23,3 milioni di euro) e contributi alla persona (18,5 milioni di euro) che sono destinati ad anziani, disabili , famiglie con minori e adulti in difficoltà.

La quota più alta di risorse è destinata al settore anziani: 91,2 milioni di euro tra residenze, servizi diurni, assistenza domiciliare e contributi per 13.639 persone assistite. Segue il settore per le persone con disabilità: a bilancio una spesa di 38,6 milioni di euro, con un incremento di circa 600.000 euro rispetto al 2012.



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