Educazione. “Connecting Cultures”, strategie e azioni per la multiculturalità a scuola

Cappelli: "Promuovere un’offerta didattica interculturale e mettere in rete famiglie, enti e istituzioni" ()

Strutturare l’offerta didattica in chiave interculturale, promuovere relazioni e forme di scambio tra le famiglie in rete con enti e istituzioni. Questa la proposta al centro di “Le sfide della multiculturalità a scuola, oltre la dimensione educativa. Un dialogo tra attori locali, Istituzioni e Università”, la tavola rotonda organizzata oggi alla Triennale di Milano in occasione della mostra-evento “Milano e Oltre. Una visione in movimento”.

“Alla scuola spetta il compito fondamentale di educare alla cittadinanza affrontando i temi all’incontro tra i popoli e le varie culture e al rispetto dei diritti umani. Questo compito deve essere un percorso di vero 'insegnamento' al pari delle altre materie, che coinvolge anche famiglie e istituzioni. Solo così potremo aiutare i bambini a diventare cittadini del mondo e rendere Milano un luogo di accoglienza, di confronto e di incontro, per i nuovi cittadini che provengono da altri Paesi”, ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione, presente alla tavola rotonda.

Il contesto milanese è caratterizzato da una certa ricchezza e varietà di esperienze sul tema della multiculturalità. Questa geografia composita di progetti “autopromossi” pone diversi spunti e interrogativi riguardo al tema più ampio del governo del fenomeno e degli strumenti che una politica organica potrebbe mettere in campo.

La tavola rotonda fa parte del ciclo di incontri a cura del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano per promuovere un dialogo aperto tra soggetti che lavorano a strategie e azioni per affrontare le sfide che emergono dai contesti educativi multietnici e multiculturali. Prime fra tutte, per il mondo della scuola, la gestione delle iscrizioni e l’organizzazione dell’integrazione.

La tavola rotonda di oggi ha messo al centro tre esperienze milanesi attraverso le voci dei suoi protagonisti: le scuole Cadorna, Vespri Siciliani-Narcisi e IC Feltre Lorenzini si sono confrontate sulle possibili forme di intervento con l’assessore Cappelli e con Gabriele Rabaiotti, presidente del Consiglio di Zona 6, Salvatore Mirante, direttore della Direzione Centrale Educazione e Istruzione del Comune di Milano, Barbara Borlini del Centro di Iniziativa Europea – CdIE, Francesco Memo del Politecnico di Milano.


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