Cyber Crime. Da Comune e Procura un fondo per prevenire i reati informatici

A Milano oltre 2.500 procedimenti all'anno. Al via campagne di informazione per cittadini e imprese ()

E’ stata annunciata questa mattina, in occasione della tavola rotonda “Crimine informatico vittime processo penale” presso l’Aula Magna del Tribunale di Milano, l’istituzione di un fondo economico del Comune di Milano creato con le somme risarcitorie che gli autori di reati informatici dovranno versare qualora le vittime non siano presenti al processo penale. Scopo del fondo è la realizzazione di campagne informative e attività di prevenzione rivolte ai cittadini e alle imprese sul tema del cyber crime. A presentare l’iniziativa il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano Edmondo Bruti Liberati.

L'istituzione del fondo fa seguito a un percorso di collaborazione tra l'assessorato al Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Milano e la Procura della Repubblica, che ha visto le due istituzioni impegnate in un progetto di formazione per operatori della giustizia rispetto ai reati informatici. Il progetto, che ha coinvolto circa 400 persone tra Polizia giudiziaria, Polizia locale, personale della Procura, si è svolto tramite lezioni in aula e attraverso moduli di formazione a distanza su piattaforma informatica messa a disposizione dal Comune di Milano.

“Grazie all’attuazione di questa iniziativa pilota realizzata con la Procura, l’Amministrazione vuole essere vicina alle vittime di questi particolari reati, che vanno dal furto d’identità alle truffe informatiche, per tutelare soprattutto coloro che per vari motivi rinunciano a costituirsi parte civile nel processo. Frodi che colpiscono in particolar modo i più giovani e i soggetti più inesperti del web e del mondo della rete”, cosi il Sindaco Giuliano Pisapia commenta l’istituzione del fondo a favore delle vittime di crimini informatici.

“La collaborazione con il Pool reati informatici della Procura è partita da un progetto di formazione degli operatori, reso possibile grazie alle competenze dell’Amministrazione in tema di formazione a distanza, e si è estesa all'ambito della mediazione penale e al risarcimento delle vittime. L'idea dell'istituzione di un fondo specifico all'interno del bilancio comunale in cui possano confluire i risarcimenti derivanti dall'eventuale patteggiamento nasce proprio da questo originale percorso di collaborazione tra istituzioni, primo esempio in Italia sulle specifiche tematiche del cyber crime”. Così l’assessore Cristina Tajani che ha aggiunto: “Questo particolare impegno del Comune ha poi un versante di attenzione alla vittima e di individuazione di strumenti di prevenzione, nonché il recupero dei colpevoli applicando misure alternative alla pena carceraria”.

"La Procura di Milano da sempre si occupa dei reati seriali e particolarmente odiosi nei confronti delle persone, costituendo gruppi di alta specializzazione sia tra i magistrati che tra la polizia giudiziaria”, così interviene il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Edmondo Bruti Liberati che prosegue: “La pervasività dello strumento informatico è tale anche perché ormai ogni reato di regola comporta l'utilizzo di computer, cellulari o altri strumenti informatici. In questo scenario la collaborazione con il Comune di Milano sia sui temi della formazione della polizia giudiziaria sia su quelli della tutela della vittima costituisce per il nostro pool reati informatici un tassello imprescindibile, anche nell'ottica di sperimentazione di modalità di giustizia riparativa con ricadute su tutta la collettività".

Accanto alla definizione del fondo e del suo utilizzo, l’accordo tra Comune e Procura prevede anche la realizzazione di materiale informativo da pubblicare sul sito internet del Comune di Milano inerente i reati informatici più vicini alla popolazione cittadina come il furto d’identità, le truffe online, la diffamazione, lo stalking, sino al cyberbullismo e alla pedopornografia.

Secondo i dati resi noti dalla Procura della Repubblica di Milano, attraverso il Bilancio sociale 2011/2012, tra gennaio e luglio 2012 i procedimenti iscritti sono stati 501 verso soggetti noti e ben 2.414 verso ignoti. Il numero dei reati informatici inoltre risulta in costante aumento, e la qualità delle aggressioni informatiche è ugualmente in crescita. Nello specifico sono stati rilevati 69 dialer, 76 furti d’identità, 153 violazioni di account, 49 accessi abusivi ad e mail, 903 truffe per acquisti on line, 768 bonifici o ricariche disconosciute, 510 usi abusivi di carte di credito e 83 per diffamazione, per un totale di oltre 2.500 procedimenti.

Per comprendere la portata del fenomeno basti pensare che nell’ultima indagine milanese svolta relativamente al reato di phishing (truffa via internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili), il danno per circa 600 correntisti è stato stimato in circa 330mila euro.

La nascita del fondo si pone in continuità con la collaborazione, già avviata l’estate scorsa, tra Comune di Milano - Settore Lavoro e occupazione e la Procura per l’attivazione di percorsi di aggiornamento professionale sul cyber crime per la Polizia Giudiziaria, dello Stato e Locale per complessive 42 ore di formazione presso il Centro di via Pepe dove si sono svolti 48 incontri tra lezioni frontali, seminari e laboratori, con l’intervento di 25 docenti delle Università milanesi. A conclusione sono stati consegnati 398 attestati formativi ai soggetti partecipanti.
I risultati raggiunti da questa collaborazione sono positivi tanto che si pensa già ad applicare il modello Milano in altri ambiti territoriali nazionali.


Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha