Dione Cassio. Allontanati gli occupanti abusivi, iniziata la messa in sicurezza dell’area

Si  sono  concluse alle 9.30 le operazioni di allontanamento delle famiglie Rom che avevano occupato abusivamente un’area privata in via Dione Cassio.
Erano presenti Polizia di Stato, Polizia locale, Servizi sociali del Comune oltre alle autorità e la Polizia romene. Alle famiglie è stata proposta una soluzione  transitoria per l’emergenza. Due pullman messi a disposizione da Atm  hanno  portato  le  persone che hanno accettato le proposte del Comune presso il centro di emergenza della Protezione civile. Tutte le operazioni, iniziate stamane alle 7.30, si sono svolte regolarmente.

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Sono  iniziati  subito  i  lavori  di sgombero delle baracche, ripulitura e messa  in  sicurezza dell’area a carico della proprietà, come da protocollo predisposto negli scorsi mesi.

“L’intervento  di  stamattina  era  programmato  da  tempo - dichiara Marco Granelli,  assessore  alla  Sicurezza  e Coesione sociale, Polizia locale e Protezione  civile  -  e  ne  erano  stati informati a gennaio e a marzo il Consiglio  di  Zona 4 e i cittadini. Con le famiglie Rom occupanti iniziamo un  percorso  di  legalità  e  integrazione. L’intervento è stato possibile grazie  all’applicazione del Piano Rom siglato con Prefettura, che ha messo a  disposizione  del  Comune i fondi vincolati alla gestione e integrazione dei Rom e che non erano stati utilizzati dalla precedente Amministrazione”.


Dopo l’intervento di allontanamento degli occupanti abusivi avvenuto stamane presso l’area di via Dione Cassio, la Questura ha proceduto all’identificazione di 228 persone.

Di queste, 160 hanno accettato la proposta del Comune e si trovano ora presso il centro di accoglienza per le emergenze della Protezione civile. Si tratta di famiglie, tra cui vi sono 56 minori.
Il centro, gestito da Protezione civile e Terzo settore e presidiato 24 ore su 24 dalla Polizia locale, ospiterà queste persone per qualche settimana, fino a quando i lavori di costruzione del centro di via Lombroso saranno ultimati e parte delle famiglie vi saranno trasferite.

Il centro di via Lombroso sarà realizzato con i fondi vincolati del Ministero dell’Interno e assegnati al Comune di Milano in seguito all’accordo con la Prefettura per la realizzazione del Piano Rom. L’area, oggi in stato di abbandono, è di proprietà della Sogemi ed è assegnata in comodato d’uso al Comune fino al 2014. I lavori di riqualificazione sono iniziati una settimana fa.

“La destra deve chiedere scusa all'assessore Granelli, che in questi giorni ha coordinato lo sgombero effettuato questa mattina senza cedere a isterismi e costruendo con i servizi sociali un intervento che coniuga sicurezza, legalità e attenzione ai bambini rom. Proseguiremo su questa strada”. È quanto ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute a seguito delle operazioni di allontanamento degli occupanti abusivi e di messa in sicurezza dell’area di via Dione Cassio, avvenute questa mattina.

“L'intervento dell'assessorato alla Sicurezza e alla Coesione sociale – ha proseguito l’assessore Majorino – è pienamente in linea con l’approccio che tiene insieme accoglienza e legalità voluto da questa Amministrazione rispetto alla questione rom. Allontanare gli occupanti abusivi da un’area privata con un intervento programmato da tempo, che prevede anche la ripulitura e la messa in sicurezza degli spazi a carico della proprietà, significa ripristinare la legalità. Entrare in relazione con le famiglie rom e proporre loro soluzioni per l'integrazione, con un'attenzione particolare rivolta ai bambini che devono essere al centro delle attenzioni di tutti, vuol dire affrontare con serietà un’emergenza sociale con l’obiettivo di risolverla e non strumentalizzarla”.




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