Commercio. 37 botteghe storiche di Milano premiate dal Sindaco Pisapia e dall'assessore D’Alfonso
(CS Comune di Milano)15/04/2013
“Le attività premiate oggi rappresentano luoghi della memoria e un autentico patrimonio di professionalità e tradizioni che si tramandano da generazioni – ha dichiarato l’assessore al Commercio e Attività produttive Franco D’Alfonso. Un riconoscimento importante che valorizza un patrimonio sotto gli occhi di tutti ma spesso inosservato”. “Le botteghe storiche – ha concluso D’Alfonso – siano esse negozi di vendita al dettaglio o artigiani o bar e ristoranti, hanno disegnato la fisionomia di Milano e per questo vanno non solo preservate ma sostenute nel loro sviluppo in un momento di crisi con azioni di promozioni turistiche che ne valorizzino la storia e la tradizione”.
“Le botteghe storiche – rileva Gianroberto
Costa, segretario generale di Unione Confcommercio Milano – sono i testimoni,
l’ossatura fondamentale del nostro vivere civile. E’ perciò importante
che Milano preservi e supporti i suoi esercizi commerciali storici che
possono restituire alla città un vissuto di conoscenze ed esperienza, ma
anche attrattività”.
Le imprese storiche – ha dichiarato
Dario Bossi, consigliere della Camera di Commercio di Milano – sono lo
specchio di una realtà imprenditoriale come quella milanese che ha saputo
fare della tradizione il punto di partenza per la crescita e lo sviluppo
odierno. Sono luoghi preziosi del territorio dove si valorizza il rapporto
umano e presidi sociali ineliminabili. Sono pezzi vivi della nostra storia
e punti di riferimento da tutelare e promuovere”.
Tra le 37 nuove botteghe storiche
cittadine la più antica è la farmacia Ponte Seveso di via Schiaparelli,
la cui apertura risale al 1888. Si passa poi per gli autentici sapori delle
tradizione milanese proposti sin dagli anni '30 dall’Antica Osteria del
Ronchettino in via Lelio Basso, per giungere alla storica Cartoleria Venezia
sita nell’omonimo corso, i cui arredi sono inalterati dal 1936 così come
la cortesia dei proprietari.
Per essere riconosciuta bottega storica, sono due i criteri fondamentali richiesti: che l’esercizio sia attivo da almeno 50 anni nel medesimo comparto merceologico, a prescindere da eventuali cambi di titolarità, e che conservi totalmente o in parte i caratteri costruttivi, decorativi e di interesse storico , urbano e architettonico.
Il Sindaco: “Ogni luce che si accende in città è un presidio sociale in più”
“Premiare oggi le botteghe storiche milanesi è ancora più significativo, perché si tratta di realtà commerciali, che nonostante la crisi, riescono attraverso il proprio radicamento tra i cittadini nel corso degli anni, ad andare avanti. Si tratta di vere e proprie eccellenze, negozi e attività che accompagnano lo sviluppo della città, affondando le radici nella storia, ma che guardano avanti verso un futuro che dobbiamo costruire insieme. In questo senso tutte le attività commerciali milanesi hanno bisogno dell'attenzione dell'Amministrazione, ma anche di tutte le istituzioni, locali e nazionali, per non affondare in una voragine, quella della crisi economica, che dobbiamo contrastare. Ogni luce che si accende in città, ogni vetrina che si apre è una speranza, un presidio sociale in più”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla premiazione, a Palazzo Marino, delle botteghe storiche.