Roberto Saviano cittadino onorario di Milano
I suoi pensieri sono potenti da togliere il fiato. Le sue parole lucide e taglienti e compassionevoli al tempo stesso. Milano accoglie Roberto Saviano: la sua umanità e il suo coraggio diventano patrimonio della nostra città.
(Luciana Guidotti)16/01/2012
(Luciana Guidotti)16/01/2012
Sono trascorsi circa due anni dalla delibera con cui la passata giunta comunale di Milano intendeva celebrare l’impegno civile e sociale dello scrittore Roberto Saviano, «teso - si leggeva nella motivazione del riconoscimento - a contribuire a sconfiggere, anche sul piano culturale, la criminalità organizzata».
Finalmente, il legame fra la nostra città e l’autore di Gomorra viene sancito in modo ufficiale: saranno infatti il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo a conferire a Saviano la cittadinanza onoraria, in una cerimonia prevista mercoledì il 18 gennaio in Sala Alessi.
Noi di “zona3xmi” seguiremo con emozione l’evento a lungo rimandato, per un duplice motivo.
Anzitutto perché, come cittadini, ci sentiamo a nostra volta “onorati” di accogliere un giovane uomo di lettere, capace di mettere in gioco tutto (se stesso, la propria libertà, la propria vita) cercando verità e giustizia. Gli siamo grati perché ci sta “regalando” la sua cultura e la sua intransigenza, perché ci ha preso per mano e ci ha spinto a forza in mondi che avremmo voluto non esistessero, ma di cui abbiamo dovuto prendere coscienza.
In secondo luogo, la nostra emozione deriva dal fatto che, dopo anni di colpevole omertà - e in questo caso la ripetizione è voluta - “finalmente” saremo testimoni di una precisa presa di posizione della nostra Amministrazione nei confronti del malaffare, della corruzione, della violenza. Insomma di quel “sentire” mafioso negato per anni e che, al contrario, ha permeato di sé la vita della nostra città fino a stravolgere le regole di un vivere civile, sano e giusto per tutti.
Così, dopo la costituzione della Commissione Antimafia, conferire la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano va ben oltre l’atto mediatico o di costume: sarà il richiamo costante all’impegno assunto dalla Giunta Pisapia nei confronti di noi tutti, per una Milano più libera.
Finalmente, il legame fra la nostra città e l’autore di Gomorra viene sancito in modo ufficiale: saranno infatti il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo a conferire a Saviano la cittadinanza onoraria, in una cerimonia prevista mercoledì il 18 gennaio in Sala Alessi.
Noi di “zona3xmi” seguiremo con emozione l’evento a lungo rimandato, per un duplice motivo.
Anzitutto perché, come cittadini, ci sentiamo a nostra volta “onorati” di accogliere un giovane uomo di lettere, capace di mettere in gioco tutto (se stesso, la propria libertà, la propria vita) cercando verità e giustizia. Gli siamo grati perché ci sta “regalando” la sua cultura e la sua intransigenza, perché ci ha preso per mano e ci ha spinto a forza in mondi che avremmo voluto non esistessero, ma di cui abbiamo dovuto prendere coscienza.
In secondo luogo, la nostra emozione deriva dal fatto che, dopo anni di colpevole omertà - e in questo caso la ripetizione è voluta - “finalmente” saremo testimoni di una precisa presa di posizione della nostra Amministrazione nei confronti del malaffare, della corruzione, della violenza. Insomma di quel “sentire” mafioso negato per anni e che, al contrario, ha permeato di sé la vita della nostra città fino a stravolgere le regole di un vivere civile, sano e giusto per tutti.
Così, dopo la costituzione della Commissione Antimafia, conferire la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano va ben oltre l’atto mediatico o di costume: sarà il richiamo costante all’impegno assunto dalla Giunta Pisapia nei confronti di noi tutti, per una Milano più libera.