Sport, giornata contro il razzismo. Bisconti: “Milano rilancia proposta del fondo nazionale antirazzismo”

Milano aderisce alla giornata internazionale contro le discriminazioni razziali rilanciando un appello al mondo dello sport, in particolare del calcio: si crei un fondo nazionale antirazzismo, attingendo alle multe che ogni domenica le società di calcio sono costrette a pagare come sanzione per comportamenti xenofobi o dichiaratamente razzisti dei propri tifosi. ()
La proposta, già condivisa da Milan e Inter e indirizzata ai vertici del calcio e a tutti i Comuni italiani, è stata rilanciata oggi dall’assessora allo Sport Chiara Bisconti al Lido di Milano, durante una manifestazione organizzata da ‘Io Tifo Positivo’: il progetto di Comunità Nuova e della Fondazione Candido Cannavò, rivolto ai giovani delle scuole milanesi. All’incontro, dove i ragazzi hanno lanciato dei ‘tweet’ antirazzisti, erano presenti i giocatori Ivan Ramiro Cordoba e Kevin Prince Boateng.

“Ogni domenica  il razzismo scende in campo - ha dichiarato l’assessora allo Sport Chiara Bisconti - in tutti gli stadi d’Italia. Ogni domenica il giudice sportivo sanziona qualche società, quasi sempre più d’una, in serie A come in serie B per ‘cori ingiuriosi, espressioni di discriminazione razziale o etnica o territoriale’. Ogni domenica si ripete sui campi di calcio l’insulto di stampo xenofobo o apertamente razzista. Un fenomeno ancora più raccapricciante e intollerabile quando è rivolto verso giocatori di seconda generazione, più o meno famosi”.

“Serve un ruolo attivo di tutte le società di calcio, di tutti gli attori istituzionali, dei Comuni, delle associazioni e dei media – ha proseguito l’assessora Bisconti - che contribuiscono a creare la cultura sportiva e che fanno parte del movimento calcistico e sportivo italiano, e non solo. Uno sforzo condiviso, fatto di un lavoro quotidiano nelle scuole, nelle società sportive, nel tessuto urbano delle città. Ecco quindi la proposta, da portare presso tutti i vertici dello sport italiano, perché si crei un fondo nazionale che possa utilizzare le risorse provenienti dalle multe alle società e che a questo fondo possano attingere i Comuni in accordo con le società di riferimento. Un fondo che possa essere utilizzato per iniziative di sensibilizzazione e di educazione, così che le ammende possano diventare utili risorse per il territorio, per finanziare attività di prevenzione”.

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