Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi! SILENE

Il nome scientifico è Silene inflata. In Friuli è chiamata orecchio di coniglio: "Orele di cunin". Qui in zona 3, l'ho trovata rigogliosa al Campo Giuriati ed è quella che vedete nella foto.
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È un'erba perenne con fusto eretto che raggiunge anche i 50-60 centimetri e col tempo, dopo i vari tagli del prato, può assumere persino un aspetto cespuglioso. Questo è uno dei motivi per i quali, chi la conosce, anche in Veneto, non vede l'ora di raccoglierla quando rispunta sia in inverno che in primavera, perché è fresca, abbondante in un momento di scarsità di verdure nell'orto.
Le foglie sono ovali, abbastanza grandi, morbide, leggermente vellutate, di colore verde cinerino; i fiori sono bianchi con calice largo e profumano di garofano. Il frutto è una cassula ovoide: una pallina da far scoppiare.

In cucina è considerata una prelibatezza: in Friuli e in Veneto vi offriranno con orgoglio il risotto o la frittata con lo sclupit o sclopit. Il sapore di quest'erba è molto simile allo spinacio e va mangiata prevalentemente cotta.

In Friuli è molto famosa anche l' "erba del cucco", Silene vulgaris,  detta anche questa sclupit perché ha lo stesso sapore, ma le foglioline sono lanceolate, lisce e quasi impermeabili e la pianta è più piccolina; questa varietà cresce ai bordi delle strade, nei prati ghiaiosi abbandonati, l'ho trovata persino sulla spiaggia della pineta di Grado, perché ama i terreni calcareo-sabbiosi. Quando la scoprirò anche a Milano, in zona 3, ve lo farò sapere.



Wanda Gradnik - Perito agrario

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