Consiglio approva nuovo regolamento del commercio su aree pubbliche

Parametri certi per l'assegnazione di chioschi, banchi e autonegozi. Più rigore su sicurezza, norme igienico-sanitarie, decoro urbano e tutela delle aree a alto valore storico-artistico. ()
È stato approvato, questa sera dal Consiglio comunale, con 26 voti favorevoli, 10 contrari e 4 astenuti, il nuovo Regolamento che disciplina lo svolgimento del commercio su aree pubbliche.

Le novità apportate dal nuovo Regolamento (quello precedente risaliva al 1971), nascono per rispondere al mutato quadro normativo di settore iniziato con il Dlgs 114/98 e le successive norme intervenute. Le nuove regole rispondono inoltre al variato assetto urbano e commerciale della città che, ad oggi, comprende 93 mercati comunali scoperti, 10 fiere cittadine e 585 posteggi extramercato, oltre a quelli stagionali e a numerose manifestazioni occasionali, non previsti dal vecchio Regolamento fermo a oltre 40 anni fa.

Alla base del provvedimento, che risponde alla necessità di una maggiore armonizzazione dell’offerta commerciale anche in vista di Expo 2015, vi è l’intenzione da parte dell’Amministrazione comunale di normare le consuetudini e le prassi stratificate nella vita dei mercati scoperti milanesi, in una visione più ampia di tutto il commercio su area pubblica sul territorio comunale. Viene inoltre introdotta una specifica disciplina per le attività commerciali extramercato, sino ad oggi non definite nel dettaglio dalla normativa regionale vigente, permettendo così agli operatori di avere un quadro di riferimento chiaro e preciso anche per quanto riguarda i canoni di sicurezza ed estetici che i banchi debbono assicurare.

I 41 articoli che compongono il Regolamento, oltre a definire le disposizioni generali di riferimento, disciplinano le modalità di svolgimento dei mercati settimanali scoperti, delle fiere, dei posteggi extramercato, del commercio itinerante, delle attività con sistema del “battitore”, nonché le attività di controllo, le disposizioni igienico-sanitarie e le sanzioni.

Per la prima volta sono stati precisati i criteri di definizione, assegnazione e rinnovo dei posteggi extramercato (chioschi, banchi, trespoli e autonegozi). Stabiliti anche in modo puntuale dal Settore Arredo urbano e Verde, in accordo con la Soprintendenza, i criteri di decoro delle postazioni in termini di caratteristiche costruttive e strutturali (strutture non più altre di 3,2 metri), tipologie e colori di eventuali tende ed ombrelloni che devono essere ecrù/avorio. Disciplinate inoltre le modalità espositive e le diverse tipologie di merce in vendita, che potrà essere presentata solo sul banco e non appesa. Vengono specificate sia le distanze minime cui devono posizionarsi tali strutture di vendita su area pubblica (50 metri dall’ingresso principale di chiese, cimiteri, musei e biblioteche e 10 metri da monumenti e aree di interesse storico o culturale, salvo diversa indicazione della Soprintendenza), sia la tipologia di merce vendibile anche nelle aree verdi pubbliche: fiori, palloncini, souvenir, alimenti, bevande, libri e stampe.

A tutela dell’alto valore storico-artistico di alcune aree, vengono inibite a qualsiasi forma di vendita la Galleria Vittorio Emanuele, piazza Duomo: sagrato basso e portici settentrionali della piazza; piazzetta Reale; piazza della Scala; via Mengoni, piazza S. Maria delle Grazie e, più in generale, i cannocchiali prospettici degli edifici monumentali di particolare pregio architettonico. 

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