Toponomastica. Un giardino in ricordo di Anna Del Bo Boffino

Alla giornalista, scrittrice e attivista dei diritti delle donne il Comune dedica un’area verde in via Tolstoj


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Un giardino per ricordare Anna Del Bo Boffino, la giornalista e scrittrice milanese, attivista dei diritti delle donne. Oggi la Giunta di Palazzo Marino ha deciso di intitolare un’area verde adiacente a via Tolstoj e a un tratto della ferrovia in zona 6 su proposta della Camera del Lavoro di Milano, Premio L’Eredità di Anna.

“Per tutta la sua vita Anna Del Bo Boffino si è battuta in difesa dei diritti dei più deboli, dei lavoratori, e soprattutto per la liberta e l’emancipazione delle donne – ha dichiarato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris –. Oggi Milano, accogliendo la proposta della Cgil, ricorda questa grande figura”.

“Siamo felici – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri - che una donna straordinaria come Anna De Bo Boffino abbia finalmente trovato uno spazio nella memoria di Milano”.

“Ho voluto dare il mio contributo all’intitolazione dei giardini Anna Del Bo Boffino – ha commentato l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani - lucida figura di intellettuale che ha messo in primo piano i temi legati ai diritti e al ruolo delle donne nella società. Il suo approccio laico e attento a coniugare lavoro e vita privata, negli articoli che hanno animato giornali nazionali e anche molti periodici sindacali, ci restituisce una lezione che è bene tramandare e far conoscere”.

La Segreteria della Camera del Lavoro di Milano ha accolto con soddisfazione la decisione del Comune: “La nostra proposta di intitolare un giardino alla memoria di Anna Del Bo Boffino, protagonista di un stagione in cui le donne prendevano posizione sui loro diritti, nasce dalla necessità di riconoscere il ruolo che Anna ha interpretato alla crescita culturale della città di Milano. Un nuovo giardino intitolato a una donna di valore come lei contribuisce ad ampliare e a rendere visibile, anche nella toponomastica, il valore dell’impegno delle donne nella società”.

Nata a Milano nel 1925, Anna Del Bo Boffino partecipò giovanissima alla lotta di Resistenza partigiana e si laureò in Filosofia nel 1948. Formatasi negli ambienti della sinistra intellettuale che gravitava attorno a Elio Vittorini, cominciò l’attività giornalistica nei primi anni Cinquanta, con corrispondenze da Parigi per la pagina della donna dell’Unità. Lavorò quindi per l’ufficio stampa della Feltrinelli, per la rivista Abitare, per la casa editrice Il Saggiatore. Nel 1968 fu tra le ideatrici del mensile Due più, la rivista che, sull’onda dei mutamenti del costume, si occupava di divulgare (in un ‘inserto chiuso’ che all’epoca fece scalpore) i temi della sessualità. Successivamente, Anna Del Bo Boffino, per circa un decennio, lavorò al settimanale Amica, dove curava la rubrica Da donna a donna, punto di riferimento nel dibattito sulla condizione femminile. Seguì l’impegno politico nelle istituzioni, nel Consiglio comunale e provinciale di Milano, con un’attenzione sempre rivolta al mondo femminile. Numerosi i suoi saggi, tra cui Pelle e cuore, Figli di mamma, Stavo malissimo,Voi uomini. È scomparsa il 5 marzo 1997.

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