Carceri. Pisapia: “Visita Napolitano a San Vittore testimonianza preziosa”
“La visita
del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a San Vittore è stata
una testimonianza preziosa, ha riacceso i riflettori sui problemi che
affliggono le carceri italiane."
(CS Comune di Milano)06/02/2013
"Non possiamo più ricevere condanne per
la situazione di disumanità delle nostre carceri e delle condizioni non
dignitose in cui vivono i detenuti. E’ importante che da parte di tutti
ci sia, come auspicato dal Presidente Napolitano, una maggiore attenzione
per la situazione carceraria che non riguarda solo i detenuti, ma anche
i direttori delle carceri, gli agenti di polizia penitenziaria, il personale
sanitario, i volontari e tutti coloro che operano negli istituti di pena.
C’è, quindi, l’assoluta necessità di dare vita a soluzioni efficienti
che già esistono, ma sono ferme in Parlamento. Una maggiore prevenzione
e pene alternative al carcere che contribuiscono al reinserimento dei detenuti
sono strumenti attraverso i quali è possibile ridurre il problema del sovraffollamento,
diminuire in maniera rilevante la recidiva, e quindi il numero dei reati,
e garantire una maggiore sicurezza a tutti i cittadini. Non solo, le pene
alternative al carcere possono e devono essere finalizzate anche al risarcimento
dei danni nei confronti delle vittime, un gesto di attenzione verso coloro
che i reati li hanno subiti”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia al termine della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al carcere di San Vittore.
“Mi auguro che l’appello di oggi lanciato dal Presidente Napolitano – ha concluso il Sindaco Pisapia - non rimanga inascoltato, ma che il Parlamento, che sarà eletto tra poche settimane, abbia la forza e la volontà di voltare pagina”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia al termine della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al carcere di San Vittore.
“Mi auguro che l’appello di oggi lanciato dal Presidente Napolitano – ha concluso il Sindaco Pisapia - non rimanga inascoltato, ma che il Parlamento, che sarà eletto tra poche settimane, abbia la forza e la volontà di voltare pagina”.