Carceri. Naldi (Garante Comune di Milano): "Bene Napolitano. La dignità delle persone non può attendere"

"Oggi, pochi giorni dopo l’inizio della mia attività di Garante per il Comune di Milano e proprio nel giorno in cui ho scelto di aderire al digiuno proposto da don Colmegna per chiedere diritti e dignità per le persone detenute, ho avuto l’opportunità di assistere alla visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel  carcere di San Vittore. L’incontro ha avuto momenti particolarmente toccanti, come quelli in cui una giovane detenuta e un giovane detenuto hanno raccontato i sentimenti di chi varca le mura del carcere lasciando fuori la propria vita e i propri affetti". Lo ha dichiarato Alessandra Naldi, Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Milano.


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"Da parte mia  ha aggiunto Naldi - non posso che condividere le parole del  Presidente Napolitano che, richiamando la recente sentenza della Corte Europea dei diritti dell’Uomo e ricordando l’inadempienza del nostro sistema penitenziario rispetto alle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa, ha affermato con forza che riportare le carceri italiane nella legalità non è solo un impegno che l’Italia deve mantenere nei confronti dell’Europa, ma è soprattutto una questione che ha a che fare con il prestigio e con l’onore del nostro paese".

"A San Vittore - ha concluso Naldi - sono ristrette circa milleseicento persone, in un carcere che ne potrebbe ospitare al massimo poco più di settecento; di queste, circa il 60% sono cittadini stranieri e quasi l'80% sono detenute in attesa di giudizio. E’ venuto il momento di mettere in pratica quelle soluzioni più volte indicate per risolvere alla radice il problema del sovraffollamento; occorre rafforzare il sistema delle misure alternative al carcere e introdurre nel nostro ordinamento un sistema di pene non necessariamente detentive (lavori socialmente utili, messa alla prova,…) per portare fuori dal carcere chi ha commesso reati minori. Non è ammissibile che nel carcere milanese ci siano quasi mille persone in più rispetto ai posti realmente disponibili. La dignità delle persone non può attendere".

 

 


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Re: Carceri. Naldi (Garante Comune di Milano):
07/02/2013 Roberto Grechi
Vero che la dignità delle persone non può attendere, ma non bisogna dimenticare la dignità dei studenti e docenti costretti a vivere in strutture inadeguate e al limite della decenza, non va dimenticata la dignità dei cittadini terremotati dell'Aquila, dell'Emilia e la dignità delle persone che perdono quotidianamente perdo un posto di lavoro
Fossero solo le carceri la vergogna dell'Italia.


 
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