Forum politiche sociali. Majorino: “Il nuovo governo della Regione crei uno strumento di governance aperto a tutti gli attori che si occupano di sanità”

L’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute ha aperto l’ultima giornata del Forum  


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“Chiediamo a chi governerà la Regione Lombardia, e in particolare al nuovo assessore alla Sanità, di creare un nuovo strumento di governance per la gestione dei servizi sociosanitari. Non semplicemente un tavolo, ma un gruppo di lavoro stabile dove tutti gli attori siano coinvolti nella programmazione sanitaria. I temi su cui confrontarsi sono molti a partire dal riassetto dei servizi territoriali, dalla ridefinizione dei posti letto e dalla riorganizzazione di assistenza, accompagnamento e presa in carico delle persone anziane. Bisogna occuparsi anche della costruzione di reti tra aziende ospedaliere al fine di creare sinergia e non competizione tra di esse e del loro rapporto con enti locali, istituti di ricerca e università. Tutto avendo ben presente che l’obiettivo da perseguire è una sempre maggior integrazione tra sociale e sanitario e che, al centro, ci sono sempre le persone. Anche per questo vogliamo dar vita a case mediche e della salute. Si tratta di un obiettivo di mandato a cui daremo compimento. Occuparsi di politiche sociosanitarie significa occuparsi di diritti. È in questo quadro che collochiamo la nostra Carta dei diritti della salute”. Questa la proposta lanciata da Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute, nell’intevento di apertura dell’ultima giornata del Forum delle politiche sociali.

“Un altro punto che poniamo all’attenzione di chi arriverà a guidare la Regione – ha aggiunto l’assessore Majorino – è il tema della trasparenza nella gestione delle risorse sanitarie. In questi anni spesso e' mancata. Questo lo diciamo al netto della ovvia valutazione positiva riguardante le straordinarie esperienze sanitarie presenti nel nostro territorio”.

“Va infine posta – ha concluso il suo intervento l’assessore – la questione di un cambio nei criteri di selezione delle figure apicali. Chi governerà in futuro dovrà dimenticarsi le logiche delle appartenenze e costruire sistemi di selezione capaci di far vincere il merito e il talento”.