Calcio: Milano e Bologna ricordano Arpad Weisz

Pisapia: “Riflettere ogni giorno perché gli orrori del passato non si riaffaccino più”
Bisconti: “A lui intitoleremo un torneo di calcio giovanile e un premio contro la xenofobia e il razzismo”

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Un anno dopo aver posto allo stadio di San Siro una targa che porta il suo nome, Árpád Weisz, calciatore ed allenatore ebreo ungherese, classe 1896, morto ad Auschwitz nel 1944, è stato ricordato anche questa sera dai Comuni di Milano e Bologna. Poco prima della discesa in campo delle formazioni di Inter e Bologna per la partita di Coppa Italia, i Sindaci Giuliano Pisapia e Virginio Merola, alla presenza degli assessori allo Sport delle due città, dei rappresentanti di Inter e Bologna, della comunità ebraica e del Console generale d’Ungheria, si sono simbolicamente scambiati le maglie con la scritta Weisz.
I due Sindaci e le società di calcio, oltre a numerosi cittadini, hanno aderito all’appello lanciato dall’associazione ‘W il Calcio’. Così il match di questa sera è stato dedicato a questo grande personaggio, precursore di tattica e metodologia di allenamento. Weisz, da allenatore portò sia i nerazzuri, sia i rossoblu in cima alle classifiche di campionato; fu lui a scoprire e lanciare quel ‘Peppin Meazza’ che ha dato il nome allo Stadio di Milano.

“Il simbolico scambio di maglie – ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia - è stato un gesto che deve richiamare tutti noi a riflettere ogni giorno sugli ancora troppi episodi di razzismo e xenofobia sia negli stadi, sia in altri luoghi. Grazie anche all’impegno di Inter e Bologna che hanno accolto l’appello a dedicare la partita di questa sera a Weisz, diciamo che non vogliamo e non dobbiamo dimenticare quanto successe nel passato, perché quel passato non si riaffacci più. Dobbiamo insegnare ai giovani il rispetto di se stessi e degli altri. Gli stadi, in particolare, devono tornare a essere un luogo di festa e non di violenza qualunque essa sia”.
 
“Le iniziative di oggi in ricordo di Árpád Weisz – ha detto l’assessora allo Sport e Tempo Libero di Milano Chiara Bisconti - non resteranno un caso isolato. Come Comune di Milano abbiamo intenzione di intitolare a lui un trofeo di calcio giovanile, coinvolgendo le squadre di Inter, Milan e Brera, oltre a quelle del Bologna e del Novara. E sempre a Weisz vorremmo dedicare un premio annuale a chi si è distinto, nel calcio, nel contrasto alla xenofobia e al razzismo. Gli stadi devono diventare luogo per una cultura dell’inclusione”.

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