Teatro. Pisapia: "Doppia festa per compleanno Franco Parenti e riqualificazione piscina Caimi"
Pisapia: “Oggi
abbiamo due motivi di gioia: il quarantesimo anniversario del Teatro Franco
Parenti e il via libera alla riqualificazione della Piscina Caimi, un’oasi
di sport e di benessere per tutti."
(CS Comune di Milano)16/01/2013
"Due segni che raccontano una Milano
che cresce seguendo le esigenze dei milanesi: più cultura, più sport, più
spazi pubblici di partecipazione. Dopo la chiusura del 2007 il Comune
fa una scelta concreta nell’interesse dei milanesi: restaurare la piscina,
valorizzarla, riaprirla al pubblico alleandosi con un protagonista della
cultura milanese, per un progetto interessante e nuovo. Una piscina comunale
di qualità, per la quale l’Amministrazione sarà garante del suo utilizzo
pubblico”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenuto alla conferenza stampa per i 40 anni del Teatro Franco Parenti.
“Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah, con Giovanni Testori e Dante Isella - ha proseguito Giuliano Pisapia - vollero un teatro di qualità e insieme un teatro per tutti. Furono capaci di scommettere sul fatto che il grande teatro non dovesse essere per forza un teatro di élite. 40 anni di storia hanno confermato la validità di quella intuizione. Il Franco Parenti in questi decenni ha significato tante cose: diffusione dei classici, apertura alla migliore sperimentazione europea, riscoperta e proposta dei teatri e delle culture teatrali del mondo, attenzione ai quartieri con le decine di proposte teatrali realizzate con i consigli di zona. Il Comune ha trovato nel Parenti un vero alleato per lo sviluppo culturale di Milano. E’ un’alleanza che oggi rilanciamo con un progetto concreto che fa fare un passo avanti alla Milano dello sport, della cultura e del teatro. Ne siamo felici, perché questa è la città che abbiamo sognato e che stiamo costruendo con tenacia e con gioia”.
“La convenzione che abbiamo firmato con la Fondazione Pier Lombardo e il Teatro Franco Parenti - ha concluso il Sindaco Pisapia - è un esempio di collaborazione tra le realtà creative e culturali di Milano. Un esempio di autentico servizio pubblico, in un momento di drastici tagli alle risorse. L’aspetto più interessante è proprio l’integrazione con le attività del Franco Parenti, che a 40 anni dimostra ancora la vitalità culturale degli esordi, proponendo a Milano un’idea antica e insieme nuova: quello del teatro che esce da se stesso e “contamina” un altro spazio pubblico con attività sceniche, proposte culturali, aperte alla città”.
Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenuto alla conferenza stampa per i 40 anni del Teatro Franco Parenti.
“Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah, con Giovanni Testori e Dante Isella - ha proseguito Giuliano Pisapia - vollero un teatro di qualità e insieme un teatro per tutti. Furono capaci di scommettere sul fatto che il grande teatro non dovesse essere per forza un teatro di élite. 40 anni di storia hanno confermato la validità di quella intuizione. Il Franco Parenti in questi decenni ha significato tante cose: diffusione dei classici, apertura alla migliore sperimentazione europea, riscoperta e proposta dei teatri e delle culture teatrali del mondo, attenzione ai quartieri con le decine di proposte teatrali realizzate con i consigli di zona. Il Comune ha trovato nel Parenti un vero alleato per lo sviluppo culturale di Milano. E’ un’alleanza che oggi rilanciamo con un progetto concreto che fa fare un passo avanti alla Milano dello sport, della cultura e del teatro. Ne siamo felici, perché questa è la città che abbiamo sognato e che stiamo costruendo con tenacia e con gioia”.
“La convenzione che abbiamo firmato con la Fondazione Pier Lombardo e il Teatro Franco Parenti - ha concluso il Sindaco Pisapia - è un esempio di collaborazione tra le realtà creative e culturali di Milano. Un esempio di autentico servizio pubblico, in un momento di drastici tagli alle risorse. L’aspetto più interessante è proprio l’integrazione con le attività del Franco Parenti, che a 40 anni dimostra ancora la vitalità culturale degli esordi, proponendo a Milano un’idea antica e insieme nuova: quello del teatro che esce da se stesso e “contamina” un altro spazio pubblico con attività sceniche, proposte culturali, aperte alla città”.
