Erbe spontanee. Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi!
Il terreno per le piante ornamentali sempreverdi messe a dimora lo scorso anno è stato probabilmente ricavato da una buona zona di sottobosco ricco di humus, sciolto, che conteneva semi dormienti. La situazione favorevole ha consentito la germogliazione e lo sviluppo di alcune piante spontanee, alcune di queste sono piuttosto comuni e presenti anche in altre aiuole della città, ma sono rimasta colpita, in particolare, da una che cresce abitualmente in zone di sottobosco di media collina e che non avevo ancora mai visto qui.
Questa signorina si chiama Alliaria petiolata, riesce a sopravvivere bene anche d'inverno, anzi le sue gustosissime foglie si raccolgono in questa stagione e in primavera, sino all'inizio del caldo, perché, sviluppandosi per dare origine all'infiorescenza e ai semi contenuti in lunghi baccelli, perde completamente le foglie. Tutta la piantina, quando viene stropicciata, emana un acuto odore di agliaceo che le ha valso il nome; si usa infatti al posto dell'aglio nelle insalate e in tutte le preparazioni che prevedono il suo uso, perché ha la prerogativa di essere più digeribile. I semi venivano raccolti per preparare una salsa simile a quella della senape.
Non distruggete la pianta, trapiantatela in un vaso o in un angolo del giardino o dell'orto: i suoi fiori sono bianchi e belli. Utilizzatela per uso esterno, contro i geloni, oppure per infuso contro catarri bronchiali e per depurare l'organismo.
Wanda Gradnik (perito agrario, manutentrice di giardini)