Giornata contro violenza donne. Fino al 30 novembre un totem in piazza scala per sensibilizzare i milanesi

In distribuzione anche 100 mila volantini. Zajczyk: "Amministrazione impegnata a diffondere una nuova cultura che permetta a chi ha subito violenza di uscire dal silenzio e dalla vergogna"
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Da oggi fino al 30 novembre, in piazza Scala, davanti a Palazzo Marino, un totem alto 2 metri ricorderà ai milanesi come la violenza fisica e psicologica contro le donne sia un fenomeno molto diffuso, che spesso si nasconde dentro le mura domestiche. In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il Comune di Milano e i 9 Consigli di Zona hanno organizzato numerose iniziative (incontri, spettacoli, proiezioni, mostre). Inoltre, su iniziativa della Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk, la Presidenza del Consiglio comunale ha posto, davanti alla sede del Comune, il totem con lo slogan “Liberati della violenza - Rompi il silenzio”, che invita la cittadinanza a tenere viva l’attenzione su un fenomeno sociale delicato e molto più diffuso di quanto sia la comune percezione.  

“Questa Amministrazione - ha dichiarato Francesca Zajczyk - ritiene importante diffondere tra le persone, uomini e donne, una nuova cultura e sensibilità sulla questione della violenza che viene subìta da molte donne e troppo spesso nascosta, vissuta come una vergogna. Per questo, oltre al totem davanti a Palazzo Marino, stiamo distribuendo 100 mila volantini sul tutto il territorio milanese".

“La Giornata mondiale contro la violenza maschile alle donne - ha dichiarato la Presidente della Commissione Pari Opportunità Anita Sonego - è un momento importante per riflettere insieme su questioni di genere e non solo, verso le quali questa Amministrazione ha mostrato, e sono certa che ancora mostrerà in futuro, un'attenzione autentica”.

All’esposizione del totem erano presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo con gli assessori Chiara Bisconti, Daniela Benelli, Cristina Tajani, Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli.  

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