Gae Aulenti. Pisapia: “Grande amica, grande architetto e ambasciatrice della grandezze del nostro paese”

“La ricordo come fosse ora: i pantaloni scuri, le scarpe basse, le sue grandi sciarpe, la voce roca, i toni sempre misurati. Ricordo quei suoi modi asciutti, la sobrietà non solo esteriore,  il suo essere sempre essenziale, il suo spirito altruista, la laboriosità instancabile." ()
"Anche visivamente, Gae Aulenti sembrava assumere le caratteristiche che hanno fatto grande la nostra città, capace di lavorare a testa bassa e di raggiungere mete eccelse senza darsi importanza, senza ostentare”.

Così il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ricorda Gae Aulenti in un messaggio letto alla Scala durante la commemorazione del grande architetto che si è tenuta questa mattina. Commemorazione alla quale il Sindaco Pisapia non ha potuto partecipare perché in concomitanza con le celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
 
“Come Sindaco – ha proseguito Giuliano Pisapia nel suo messaggio - non posso che essere fiero nel ringraziare Gae Aluenti per aver scelto di vivere nella nostra città, fatto che ha inciso indelebilmente nella sua vita, sempre improntata a uno stile inconfondibilmente milanese. Sobria fino quasi a essere austera, capace di coniugare la massima eleganza con la discrezione, caparbia come solo una donna che si è fatta strada in un mondo di uomini può essere, Gae ha rappresentato in tutto il mondo la Milano migliore. Nonostante altri impegni ho voluto esserci col cuore e con l’affetto che ci legava e ci lega a una donna meravigliosa, a una grande architetta, che ha saputo diventare l’ambasciatrice della nostra cultura, del nostro buongusto, della grandezza della  nostra città e del nostro Paese. E’ stato molto bello ricordarLa, in un luogo pieno di significato: il tempio della Lirica ma anche il simbolo di Milano nel mondo. I luoghi, infatti, “non sono spazi neutri”: è una delle lezioni che abbiamo imparato proprio da Gae e dunque era giusto ricordarla qui, alla Scala che ha amato e che ha contribuito a rendere grande”.
   
“Ricordo il mio orgoglio – scrive ancora Giuliano Pisapia - quando, al Museo d’Orsay, a Parigi, vedevo i visitatori leggere il cartellino che indica il nome dell’autrice di quel meraviglioso capolavoro. Era il nome di un’italiana:  chi aveva donato al mondo intero quella splendida opera d’arte era milanese ed era una donna. Anni dopo ho avuto modo di conoscere personalmente Gae e di apprezzare anche la sua passione civile, la sua generosità, la sua fiducia nella costruzione di un domani migliore,  la sua voglia di partecipare a un cambiamento della nostra città e insieme del nostro Paese. Il 16 ottobre Milano è riuscita a manifestare a Gae Aulenti un po’ della sua riconoscenza: alla Triennale ha ricevuto la medaglia d’oro alla carriera. Era ormai fragile, per la prima volta un po’ stanca. Ma era felice. E io sono felice che Milano, la città che oggi ho l’onore di amministrare, sia arrivata in tempo a dirle un pubblico, solenne grazie”.

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