Lavoro. Accordo Comune - Sindacati per appalti socialmente responsabili
Pisapia: “Più sicurezza, controlli e rispetto della normativa sono argini efficaci contro la corruzione e l'illegalità”.
(CS Comune di Milano)22/10/2012Più sicurezza nei luoghi di lavoro, più qualità negli appalti e nei
servizi, più tutela dei diritti delle persone, più attenzione alla responsabilità
sociale, per una concorrenza leale, nel rispetto della contrattazione.
Questi i contenuti del “Protocollo per la qualità e la tutela del lavoro
negli appalti di lavori, servizi e forniture”, che è stato firmato a Palazzo
Marino questa mattina dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dai rappresentanti
delle confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil. L’accordo tra il Comune
e i sindacati, innovativo nel suo genere, è il frutto di un lavoro condiviso
durato diversi mesi, che ha l’obiettivo di garantire e migliorare la qualità
degli appalti e dei servizi pubblici, in un momento di grave crisi economica
con le risorse a disposizione delle pubbliche amministrazioni sempre più
ridotte.
Con questo nuovo protocollo Milano, la capitale italiana del lavoro, vuole promuovere la qualità e lo sviluppo, favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela dei diritti delle persone, per contrastare attività precarie e irregolari, progettando e sperimentando politiche attive e modalità nuove di sostegno ai cittadini e alle imprese.
"Con il protocollo firmato insieme ai sindacati, - ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - il Comune oggi si impegna a seguire un indirizzo preciso per quello che riguarda gli appalti. Maggiore sicurezza, controlli e rispetto della normativa rappresentano argini efficaci contro la corruzione e l'illegalità. Dobbiamo arrivare a livelli di trasparenza tali da garantire efficienza e regolarità in molti ambiti in cui si siglano gli appalti, non solo nel campo dell'edilizia, ma anche nei servizi e ciò sarà possibile grazie all'unità d'azione tra l'Amministrazione e i sindacati".
“Questo accordo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani - è innovativo ed è uno dei primi di questo genere in Italia. L'amministrazione valorizzerà le imprese e le cooperative che vantano certificazioni di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, come, per esempio, nel campo della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In un momento di diminuzione delle risorse pubbliche bisogna vigilare per evitare che ciò si rifletta sui diritti dei lavoratori: in questo senso abbiamo rivolto un esplicito invito per ricorrere all'assorbimento del 10% di lavoratori svantaggiati (in mobilità o disoccupati) nell'esecuzione dell'appalto. Inoltre, laddove sarà possibile, s’intende utilizzare il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, a discapito del massimo ribasso”.
Il mero criterio della
contrazione dei costi, che troppo spesso monopolizza l’assegnazione di
appalti e servizi e rischia di svilire la qualità delle opere e dei servizi
in appalto senza garantirne i tempi di realizzazione, la regolarità dell’impiego
della manodopera, le condizioni di lavoro e la sicurezza.
Il protocollo è anche
uno strumento di contrasto ai fenomeni di dumping che inficiano la leale
concorrenza a danno delle imprese che rispettano le normative fiscali e
del lavoro e provoca riflessi sul piano sociale che possono portare a fenomeni
di illegalità.
Insieme al Sindaco Giuliano
Pisapia e all’assessore alle Politiche per il Lavoro, Cristina Tajani,
hanno firmato il Protocollo il segretario generale Onorio Rosati e il segretario
Ivana Brunato, in rappresentanza della Camera del Lavoro, il segretario
generale Danilo Galvagni e il segretario Renato Zambelli in rappresentanza
della Cisl, il segretario generale Walter Galbusera e il segretario generale
aggiunto Claudio Negro, in rappresentanza della Uil.
Con la firma di questo
accordo il Comune di Milano intende promuovere appalti pubblici socialmente
responsabili, inserendo nei bandi di gara o nei capitolati di appalto,
in aggiunta ai requisiti di legge, specifici elementi ambientali e sociali.
Il miglior utilizzo
delle risorse pubbliche è assunto dall’Amministrazione comunale quale
valore e impegno prioritario da perseguire, garantendo la massima trasparenza,
efficacia, efficienza ed economicità nei servizi rivolti ai cittadini;
valorizzando le risorse interne e il funzionamento della macchina amministrativa.
Il Comune si impegna
a favorire l’applicazione dei contratti nazionali di filiera per evitare
il fenomeno della “catena” di subappalti che impoverisce il lavoro e
riduce di fatto le responsabilità in capo al committente e alle imprese
appaltanti; ad assicurare la più ampia informazione e il controllo periodico
degli andamenti degli appalti di lavori, servizi e forniture a garanzia
di correttezza e trasparenza; a diffondere le buone prassi di qualificazione
e sviluppo dell’occupazione nell’area territoriale milanese; a prevedere
punteggi aggiuntivi riferiti a sistemi certificati di gestione della qualità,
di sostenibilità ambientale, di responsabilità sociale di impresa, di politiche
di conciliazione e di pari opportunità, nel quadro di una logica volta
a incentivare lo sviluppo della qualità da parte delle aziende.
Inoltre, in caso di
cessione ad altra azienda o di fusione di aziende o nei casi in cui, nello
svolgimento dell’appalto, si verifichi un avvicendamento di ditta appaltatrice,
il Comune porrà in essere ogni tutela per garantire quanto dovuto ai lavoratori
come la ricollocazione dei lavoratori interessati nell’azienda subentrante.
Gli affidatari del servizio e/o l’appaltatore dovranno garantire ai lavoratori
i diritti acquisiti e un trattamento non inferiore a quello precedentemente
goduto.
Nell'accordo sottoscritto,
che ha durata quinquennale, si sottolinea come, in caso di assunzione di
manodopera per l’esecuzione dell’appalto, s’intende riservare una quota
di personale con difficile accesso al lavoro (non inferiore al 10%): personale
in mobilità, disoccupato a seguito di procedure di licenziamento, soggetti
inoccupati ai sensi del Regolamento della Comunità europea numero 2204
del 2002.
Infine, il Comune, in
qualità di stazione appaltante e/o di committente, si impegna a istituire
e implementare un registro dei fornitori, esecutori, appaltatori - compreso
l’elenco di imprese che non abbiano segnalazioni di pregressi impieghi
di manodopera con modalità irregolari o che non abbiano fatto ricorso ad
illegittime forme di intermediazione per il reclutamento di manodopera;
a vigilare sulla regolarità contributiva dell’appaltatore e del subappaltatore
mediante verifiche periodiche nella fase di aggiudica di gara, di erogazione
dei servizi appaltati e nelle fasi di pagamento.