Lavoro. Accordo Comune - Sindacati per appalti socialmente responsabili

Pisapia: “Più sicurezza, controlli e rispetto della normativa sono argini efficaci contro la corruzione e l'illegalità”.

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Più sicurezza nei luoghi di lavoro, più qualità negli appalti e nei servizi, più tutela dei diritti delle persone, più attenzione alla responsabilità sociale, per una concorrenza leale, nel rispetto della contrattazione.
Questi i contenuti del “Protocollo per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture”, che è stato firmato a Palazzo Marino questa mattina dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dai rappresentanti delle confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil. L’accordo tra il Comune e i sindacati, innovativo nel suo genere, è il frutto di un lavoro condiviso durato diversi mesi, che ha l’obiettivo di garantire e migliorare la qualità degli appalti e dei servizi pubblici, in un momento di grave crisi economica con le risorse a disposizione delle pubbliche amministrazioni sempre più ridotte.

Con questo nuovo protocollo Milano, la capitale italiana del lavoro, vuole promuovere la qualità e lo sviluppo, favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela dei diritti delle persone, per contrastare attività precarie e irregolari, progettando e sperimentando politiche attive e modalità nuove di sostegno ai cittadini e alle imprese.

"Con il protocollo firmato insieme ai sindacati, - ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - il Comune oggi si impegna a seguire un indirizzo preciso per quello che riguarda gli appalti. Maggiore sicurezza, controlli e rispetto della normativa rappresentano argini efficaci contro la corruzione e l'illegalità. Dobbiamo arrivare a livelli di trasparenza tali da garantire efficienza e regolarità in molti ambiti in cui si siglano gli appalti, non solo nel campo dell'edilizia, ma anche nei servizi e ciò sarà possibile grazie all'unità d'azione tra l'Amministrazione e i sindacati".

 “Questo accordo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani - è innovativo ed è uno dei primi di questo genere in Italia. L'amministrazione valorizzerà le imprese e le cooperative che vantano certificazioni di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, come, per esempio, nel campo della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.  In un momento di diminuzione delle risorse pubbliche bisogna vigilare per evitare che ciò si rifletta sui diritti dei lavoratori: in questo senso abbiamo rivolto un esplicito invito per ricorrere all'assorbimento del 10% di lavoratori svantaggiati (in mobilità o disoccupati) nell'esecuzione dell'appalto. Inoltre, laddove sarà possibile, s’intende utilizzare il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, a discapito del massimo ribasso”.  

Il mero criterio della contrazione dei costi, che troppo spesso monopolizza l’assegnazione di appalti e servizi e rischia di svilire la qualità delle opere e dei servizi in appalto senza garantirne i tempi di realizzazione, la regolarità dell’impiego della manodopera, le condizioni di lavoro e la sicurezza.
Il protocollo è anche uno strumento di contrasto ai fenomeni di dumping che inficiano la leale concorrenza a danno delle imprese che rispettano le normative fiscali e del lavoro e provoca riflessi sul piano sociale che possono portare a fenomeni di illegalità.
Insieme al Sindaco Giuliano Pisapia e all’assessore alle Politiche per il Lavoro, Cristina Tajani, hanno firmato il Protocollo il segretario generale Onorio Rosati e il segretario Ivana Brunato, in rappresentanza della Camera del Lavoro, il segretario generale Danilo Galvagni e il segretario Renato Zambelli in rappresentanza della Cisl, il segretario generale Walter Galbusera e il segretario generale aggiunto Claudio Negro, in rappresentanza della Uil.
Con la firma di questo accordo il  Comune di Milano intende promuovere appalti pubblici socialmente responsabili, inserendo nei bandi di gara o nei capitolati di appalto, in aggiunta ai requisiti di legge, specifici elementi ambientali e sociali.

Il miglior utilizzo delle risorse pubbliche è assunto dall’Amministrazione comunale quale valore e impegno prioritario da perseguire, garantendo la massima trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità nei servizi rivolti ai cittadini; valorizzando le risorse interne e il funzionamento della macchina amministrativa.

Il Comune si impegna a favorire l’applicazione dei contratti nazionali di filiera per evitare il fenomeno della “catena” di subappalti che impoverisce il lavoro e riduce di fatto le responsabilità in capo al committente e alle imprese appaltanti; ad assicurare la più ampia informazione e il controllo periodico degli andamenti degli appalti di lavori, servizi e forniture a garanzia di correttezza e trasparenza; a diffondere le buone prassi di qualificazione e sviluppo dell’occupazione nell’area territoriale milanese; a prevedere punteggi aggiuntivi riferiti a sistemi certificati di gestione della qualità, di sostenibilità ambientale, di responsabilità sociale di impresa, di politiche di conciliazione e di pari opportunità, nel quadro di una logica volta a incentivare lo sviluppo della qualità da parte delle aziende.
Inoltre, in caso di cessione ad altra azienda o di fusione di aziende o nei casi in cui, nello svolgimento dell’appalto, si verifichi un avvicendamento di ditta appaltatrice, il Comune porrà in essere ogni tutela per garantire quanto dovuto ai lavoratori come la ricollocazione dei lavoratori interessati nell’azienda subentrante. Gli affidatari del servizio e/o l’appaltatore dovranno garantire ai lavoratori i diritti acquisiti e un trattamento non inferiore a quello precedentemente goduto.

Nell'accordo sottoscritto, che ha durata quinquennale, si sottolinea come, in caso di assunzione di manodopera per l’esecuzione dell’appalto, s’intende riservare una quota di personale con difficile accesso al lavoro (non inferiore al 10%): personale in mobilità, disoccupato a seguito di procedure di licenziamento, soggetti inoccupati ai sensi del Regolamento della Comunità europea numero 2204 del 2002.

Infine, il Comune, in qualità di stazione appaltante e/o di committente, si impegna a istituire e implementare un registro dei fornitori, esecutori, appaltatori - compreso l’elenco di imprese che non abbiano segnalazioni di pregressi impieghi di manodopera con modalità irregolari o che non abbiano fatto ricorso ad illegittime forme di intermediazione per il reclutamento di manodopera; a vigilare sulla regolarità contributiva dell’appaltatore e del subappaltatore mediante verifiche periodiche nella fase di aggiudica di gara, di erogazione dei servizi appaltati e nelle fasi di pagamento.


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