Scuola. A Palazzo Marino convegno su 50 anni scuola media
Vicesindaco Guida: “Introduzione scuola media una riforma di politica sociale”
“L’introduzione della scuola media unica non è stata solo una riforma di politica scolastica, ma una vera e propria riforma di politica sociale finalizzata a una maggiore equità”. Così la vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione, Maria Grazia Guida, è intervenuta oggi al convegno "Tra utopia e realtà: fu vera media?”, che si è tenuto a Palazzo Marino in occasione dei 50 anni di scuola media unica.
Il convegno, organizzato da Cidi-Centro Iniziativa Democratica degli Insegnanti con la collaborazione della rivistaInsegnare, è stato realizzato nell'ambito della collaborazione tra gli assessorati all’istruzione dei Comuni di Bologna, Milano, Napoli e Torino.
“Oggi – ha proseguito la vicesindaco Guida – è importante ridefinire il ruolo della scuola media in una società che cambia. Bisogna in particolare fronteggiare il rischio dispersione soprattutto per le categorie più fragili, a cominciare dai ragazzi con un cognome straniero, ma che spesso sono nati in Italia. Tutto il sistema dell’istruzione, e la scuola media in particolare, devono diventare il primo laboratorio dove operare per la costruzione e l’affermazione dei diritti di cittadinanza”.
Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Marco Rossi Doria, che nel suo intervento ha sottolineato come si debba rivedere il ruolo della scuola media all’interno di un continuum educativo che va dai 3 ai 16 anni, e l’assessore all’Educazione del Comune di Bologna, Marilena Pillati.
“Le amministrazioni locali – ha concluso
la vicesindaco – devono operare a garanzia e a sostegno della qualità
del sistema scolastico e per prevenire le diverse forme di disagio che
possono riprodursi. Il passaggio all’area metropolitana sarà una grande
sfida, ma anche una grande occasione. In questo credo sia indispensabile
coordinarsi con gli enti del terzo settore al fine di dare risposte puntuali
e adeguate. Deve farsi strada il concetto di ‘comunità educante’ formata
da ente locale, istituzione scolastica e terzo settore, con tutti i soggetti
che hanno la responsabilità di accompagnare gli adolescenti nel percorso
di crescita. È quello che come Comune di Milano vogliamo realizzare con
il progetto PromuoviMi e cioè costruire percorsi di recupero scolastico
e doposcuola per evitare fenomeni di dispersione scolastica anche per i
ragazzi italiani che appartengono a fasce sociali economicamente svantaggiate”.