Scuola. La Giunta approva il nuovo Piano di dimensionamento
Vicesindaco Guida: “Applichiamo
la legge nazionale. Fatto un lavoro condiviso e partecipato con tutti i
soggetti della scuola e con le Zone”
(CS Comune di Milano)19/10/2012
(CS Comune di Milano)19/10/2012
La Giunta
ha deliberato oggi il nuovo Piano di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche. Il nuovo Piano di dimensionamento, che dovrà essere esaminato
in Consiglio comunale, ridefinisce a livello territoriale la rete del primo
ciclo di istruzione finora organizzata in 88 Autonomie Didattiche.
La ridefinizione è un atto obbligato dal Decreto legge 98/2011 (convertito con modificazioni dalla legge 111/2011), che ha affidato alle Province e ai Comuni il compito di aggregare in istituti comprensivi la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, al fine di garantire il processo di continuità didattica. Il Decreto ha anche stabilito dei precisi criteri, tra cui quello di creare Autonomie Didattiche con almeno 1.000 alunni e quello di rispettare la coerenza territoriale aggregando scuole contigue.
“Un provvedimento del precedente Governo – ha dichiarato Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione – ci ha obbligati a ridurre le Autonomie Didattiche. Abbiamo lavorato in questi mesi per limitare al massimo le ricadute negative di quelle scelte. Abbiamo quindi realizzato un Piano di dimensionamento partecipato e condiviso. Una prima proposta era stata presentata già a luglio 2011. Poi abbiamo chiesto e ottenuto una proroga di un anno alla Regione rispetto alla prima scadenza. Questo perché Milano è una realtà complessa e articolata e avevamo bisogno di più tempo per generare un Piano coerente e rispettoso dei bisogni della città. Nell’aprile 2012 è stata formulata una seconda proposta discussa anche nella Commissione consiliare Educazione e Istruzione. Abbiamo poi incontrato Dirigenti scolastici e Consigli di Istituto, Consigli di Zona (con sedute aperte dedicate al tema), organizzazioni sindacali di categoria, comitati di genitori e singoli cittadini. Abbiamo raccolto pareri e osservazioni, ascoltato rilievi e suggerimenti e attuato correttivi e modifiche. Questo percorso partecipato ha consentito una calibrazione più precisa e aggiornata delle proposte che si concretizzano nel Piano che abbiamo approvato oggi”.
Il nuovo Piano di dimensionamento è formato da 73 Autonomie Didattiche ridisegnate in modo da rispettare la ‘verticalizzazione’, cioè mettendo insieme materne, elementari e medie. Finora in alcuni casi non era così, dato che esistevano Autonomie Didattiche che non univano tutte e tre le scuole del primo ciclo di istruzione. Tra le novità del Piano, la realizzazione di un’Autonomia formata da un Istituto Comprensivo a indirizzo musicale composto da una scuola primaria, una secondaria di primo grado e un istituto superiore. Dopo il passaggio in Consiglio comunale il Piano dovrà, secondo quanto stabilito dalla legge, approdare in Regione per essere approvato definitivamente.
La ridefinizione è un atto obbligato dal Decreto legge 98/2011 (convertito con modificazioni dalla legge 111/2011), che ha affidato alle Province e ai Comuni il compito di aggregare in istituti comprensivi la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, al fine di garantire il processo di continuità didattica. Il Decreto ha anche stabilito dei precisi criteri, tra cui quello di creare Autonomie Didattiche con almeno 1.000 alunni e quello di rispettare la coerenza territoriale aggregando scuole contigue.
“Un provvedimento del precedente Governo – ha dichiarato Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione – ci ha obbligati a ridurre le Autonomie Didattiche. Abbiamo lavorato in questi mesi per limitare al massimo le ricadute negative di quelle scelte. Abbiamo quindi realizzato un Piano di dimensionamento partecipato e condiviso. Una prima proposta era stata presentata già a luglio 2011. Poi abbiamo chiesto e ottenuto una proroga di un anno alla Regione rispetto alla prima scadenza. Questo perché Milano è una realtà complessa e articolata e avevamo bisogno di più tempo per generare un Piano coerente e rispettoso dei bisogni della città. Nell’aprile 2012 è stata formulata una seconda proposta discussa anche nella Commissione consiliare Educazione e Istruzione. Abbiamo poi incontrato Dirigenti scolastici e Consigli di Istituto, Consigli di Zona (con sedute aperte dedicate al tema), organizzazioni sindacali di categoria, comitati di genitori e singoli cittadini. Abbiamo raccolto pareri e osservazioni, ascoltato rilievi e suggerimenti e attuato correttivi e modifiche. Questo percorso partecipato ha consentito una calibrazione più precisa e aggiornata delle proposte che si concretizzano nel Piano che abbiamo approvato oggi”.
Il nuovo Piano di dimensionamento è formato da 73 Autonomie Didattiche ridisegnate in modo da rispettare la ‘verticalizzazione’, cioè mettendo insieme materne, elementari e medie. Finora in alcuni casi non era così, dato che esistevano Autonomie Didattiche che non univano tutte e tre le scuole del primo ciclo di istruzione. Tra le novità del Piano, la realizzazione di un’Autonomia formata da un Istituto Comprensivo a indirizzo musicale composto da una scuola primaria, una secondaria di primo grado e un istituto superiore. Dopo il passaggio in Consiglio comunale il Piano dovrà, secondo quanto stabilito dalla legge, approdare in Regione per essere approvato definitivamente.