Politiche sociali. Raddoppiati in un anno e mezzo i posti per i senza dimora, Milano capitale dell'accoglienza

Giunta approva "Piano Freddo". Sabato 17 novembre raccolta cittadina di coperte di lana e indumenti. Coinvolte più di trenta associazioni del Privato sociale. Contributi economici per Banco alimentare e farmaceutico

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Con il nuovo programma di accoglienza approvato oggi dalla Giunta, i posti letto per le persone senza fissa dimora saranno raddoppiati. Si passerà dai 1.248 posti messi a disposizione solo un anno e mezzo fa della precedente Amministrazione a 2.500, obiettivo per questa stagione invernale e per la prossima. Già lo scorso inverno il numero era salito a 2.020 posti di prima accoglienza ottenuto con l’uso di ulteriori spazi pubblici e privati tra cui alcuni centri anziani, la discoteca all’interno dell’Ortomercato e il mezzanino della metropolitana di Stazione Centrale.

Oltre ai posti letto, il progetto prevede la distribuzione di pasti caldi presso i centri e le mense cittadine per i poveri, di indumenti, di coperte di lana e di sacchi a pelo, di medicine. Ai senza dimora sarà fornita anche assistenza socio sanitaria. Nella settimana dal 17 al 24 novembre si svolgeranno momenti di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sulla tematica della povertà e dei senza dimora: sabato 17 novembre si darà luogo ad una raccolta di indumenti invernali e coperte di lana e sabato 24 l’Associazione Banco Alimentare terrà la tradizionale raccolta di generi alimentari nei supermercati della città.

“Nel piano di sviluppo del Welfare approvato alla fine di settembre – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino –  abbiamo gettato i principi anche per il sistema di accoglienza e assistenza dei senza dimora con la precisa volontà che le misure non siano solo di carattere emergenziale ma siano interventi stabili lungo tutto il corso dell’anno. Oltre a dare una risposta alle necessità di un posto dove dormire, di un pasto caldo, di indumenti e di una parola di conforto, vogliamo dare ai senza dimora di Milano un percorso di recupero e di supporto che li possa fare uscire dalla loro condizione di emarginazione e dipendenza".

“La nostra prima sfida per questo inverno – prosegue l’assessore Majorino –  è di arrivare a 2.500 posti letto, di fatto raddoppiando in due anni i posti messi a disposizione dalla precedente Amministrazione. Per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, associazioni del Privato sociale, volontari e cittadini che già lo scorso inverno hanno contribuito, in maniera determinante, a salvare dalla strada e dal freddo centinaia tra uomini e donne. A loro anche quest’anno facciamo un appello: aiutateci a non lasciar solo chi ha più bisogno”.

“La differenza sostanziale di questo piano – afferma l’assessore alla Sicurezza, Coesione sociale, Protezione civile e Volontariato Marco Granelli – è il sistema dei servizi comunale coordinato con Privato sociale e Volontariato che si organizza non solo come strumento per rispondere a chi chiede un servizio, ma anche una città che va incontro alle persone senza dimora e le aiuta ad accedere agli aiuti e alle risposte. A questo progetto parteciperanno attivamente la Polizia locale e la Protezione civile comunale che lo scorso inverno hanno dato il loto contributo e quest’anno saranno ancora più presenti.”

Il progetto di accoglienza dei senza dimora prevede complessivamente otto azioni finalizzate al passaggio da una visione emergenziale del fenomeno dei senza dimora a un programma di intervento che dura tutto l’anno per contrastare le forme più estreme di povertà e avviare le persone, laddove possibile, verso un percorso di riacquisizione di autonomia sociale e graduale riconquista dell’autonomia. L’anno scorso sono almeno 200 clochard sono stati tolti definitivamente dalla strada.

Queste le otto azioni previste dal progetto:

1.        attivazione di posti di prima accoglienza abitativa, sia diurna sia notturna non più solo nel periodo invernale, arrivando nella dimensione dell’emergenza ad offrire 2.500 posti di prima accoglienza;
2.        revisione delle procedure per l’iscrizione anagrafica dei soggetti senza dimora;
3.        approfondimento e presa in carico delle situazioni di bisogno dei senza dimora da parte di assistenti sociali dedicati;
4.        monitoraggio costante del territorio cittadino da parte di unità mobili diurne e notturne per raggiungere le situazioni di bisogno in strada, dove si manifestano;
5.        consolidamento dei progetti di accompagnamento da parte di “educatori di strada” e contestuale inserimento di “operatori pari”, cioè persone che nella loro vita hanno avuto l’esperienza di vivere per la strada;
6.        distribuzione di sacchi a pelo, coperte di lana, indumenti e biancheria intima e loro raccolta attraverso il contributo volontario dei cittadini;
7.        distribuzione di derrate alimentari agli Enti che accolgono persone in stato di grave emarginazione e alle mense dei poveri presenti sul territorio milanese;
8.        distribuzione di medicinali agli Enti che accolgono persone in stato di grave emarginazione.

Per quanto riguarda i 2.500 posti di prima accoglienza notturna la Giunta ha deciso che saranno così individuati:
-        600 posti nella Casa dell’Accoglienza di viale Ortles 69;
-        100 posti all’interno della struttura di via Saponaro 40 data in comodato d’uso alla Fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi:
-        1.120 posti all’interno di edifici comunali che abitualmente hanno un diverso utilizzo (centri anziani) o in altre strutture di Enti pubblici o privati che temporaneamente e a titolo gratuito mettono a disposizione dei locali. Questi posti saranno attivati col supporto della Protezione civile (logistica) e l’apporto della rete di associazioni coordinata dal Comune.
-        680 posti di accoglienza notturna saranno reperiti con bando. Di questi, 450 saranno all’interno di strutture esterne all’Amministrazione comunale messe a disposizione dagli Enti che poi si convenzioneranno; 230 saranno all’interno di strutture comunali per cui saranno cercati Enti disponibili alla loro gestione.

Per la distribuzione di derrate alimentari agli Enti che accoglieranno persone in grave stato di emarginazione e senza fissa dimora e alle mense dei poveri presenti sul territorio milanese, il Comune si avvarrà dell’Associazione Banco alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” onlus, unica organizzazione da anni presente sul territorio milanese a svolgere da tempo questo tipo di attività. Il Comune coprirà i costi fino ad un massimo di 40.000 euro. Per la distribuzione dei medicinali si farà invece riferimento, sempre per lo stesso periodo all’Associazione Banco Farmaceutico, anch’essa realtà unica sul territorio per la distribuzione gratuita dei farmaci. In questo caso il Comune coprirà i costi fino ad un massimo di 10.000 euro.

Oltre al bando per i posti di accoglienza notturna il Comune pubblicherà altri tre avvisi per l’individuazione degli Enti che svolgeranno le attività di unità mobili notturne, unità mobili di assistenza, unità mobili diurne, accoglienza nei centri diurni e accompagnamento educativo.


Monitoraggio serale del territorio con Unità mobili notturne
Il servizio consiste nella effettuazione di sopralluoghi serali e/o notturni seguendo percorsi e secondo un calendario settimanale concordato con il Comune. Le unità svolgeranno numerose attività tra cui: distribuzione di generi di conforto (bevande calde, alimenti), di indumenti, coperte di lana, sacchi a pelo; prestazioni di tipo sanitario/infermieristico se presente personale abilitato e autorizzato (identificato da A.S.L. e SSN); raccolta di soggetti fragili e invio urgente, con eventuale accompagnamento, presso i Centri di ricovero notturno; ascolto e orientamento.

Servizio di Unità mobile di assistenza. Il servizio dovrà garantire tutto l’anno nei giorni feriali un'unità mobile nell’area della Stazione Centrale che effettui i servizi di supporto alle visite mediche e la distribuzione di farmaci. L’unità sarà utilizzata per questa stagione invernale e per la prossima per visite mediche al fine di accertare l’idoneità alla vita comunitaria a favore delle persone richiedenti accoglienza d’intesa con il Sevizio sanitario nazionale e con l’Asl. Si occuperà anche dell’invio di queste persone a Villa Marelli dell’ospedale Niguarda per l’effettuazione del test Mantoux per la tubercolosi. L’unità mobile dovrà inoltre fornire un supporto se, sempre durante il periodo invernale, saranno necessari interventi emergenziali come accaduto lo scorso anno con il presidio in piazza Duca D’Aosta.

Unità Mobili Diurne. Svolgeranno attività di assistenza, “aggancio”, accompagnamento delle persone senza fissa dimora, collaborando con le unità che operano in orario serale per dare seguito alle segnalazioni che giungono all’Amministrazione relative a senza dimora e per iniziare con loro un percorso di sostegno finalizzato alla ripresa di autonomia personale.

Accoglienza all’interno di Centri Diurni. Sarà data risposta ai bisogni primari  dei senza dimora e alla tutela della salute in un ambiente protetto anche attraverso la distribuzione di generi di conforto, la possibilità di utilizzare delle docce,  di lavare i propri indumenti o di averne di nuovi. Svolgeranno anche attività di informazione, consulenza, orientamento ed accompagnamento alla rete locale dei servizi socio-assistenziali e sanitari (pubblici e privati).

Interventi professionali di accompagnamento educativo. Saranno definiti percorsi individualizzati che mettano in moto attorno alla persona senza dimora una rete di supporto tra Enti pubblici e privati finalizzati al raggiungimento da parte della persona assistita della massima autonomia alla stessa possibile.

In allegato i dati relativi al Piano freddo 2011 – 2012




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