Verde urbano. Una nuova dimora per 16 alberi
Le piante verranno spostate dal cantiere per la stazione della M4 Quartiere
Forlanini all’area verde tra le vie Mecenate e Salomone
(CS Comune di Milano)17/10/2012
(CS Comune di Milano)17/10/2012
Cominciano oggi i lavori per il recupero di
16 alberature che si trovano nell’area di cantiere della futura
stazione della linea metropolitana M4 Quartiere Forlanini, tra le vie Facchinetti
e Bellosio. Gli 8 giovani esemplari di Quercus robur, i 5 di Liquidambar
styraciflua e i 3 di Prunus pyssardi saranno ripiantumati nell’area verde
tra le vie Mecenate e Salomone.
Il trapianto avverrà secondo le indicazioni del Settore Arredo urbano e Verde del Comune di Milano, a spese e cura di ATI Impregilo, che dovrà poi, per i tre anni successivi, occuparsi anche della manutenzione degli alberi, attraverso bagnature, estirpazione di erbe infestanti, controllo e ripristino delle legature e dei pali tutori.
La prima indicazione data alla società riguarda le potature per la riduzione della chioma, che non dovranno essere drastiche, ma il più possibile limitate, rispettando la forma e l’altezza delle piante. Prima dello spostamento, il tronco di ogni albero dovrà essere parzialmente fasciato, con bande di juta di 30 centimetri di altezza e legacci in corda di canapa, in corrispondenza dei punti di appoggio e del punto di fissaggio dei pali tutori. Per chiudere la buca nel punto in cui l’albero sarà trapiantato bisognerò utilizzare terra da coltivo, ben concimata, che dovrà anche essere stesa sul fondo e sulle pareti dello scavo e successivamente fertilizzata con prodotto specifico.
Effettuata la posa, l’albero dovrà essere sostenuto attraverso 3 pali tutori in legno di castagno (3.50/4.00 metri di altezza e 8-10 centimetri di diametro), per un periodo approssimativo di 3 anni o, comunque, finché non avrà sviluppato l’apparato radicale che gli consentirà di sostenersi nuovamente da solo. I 16 alberi, infine, dovranno essere innaffiati con almeno 150/200 litri di acqua in occasione del trapianto e poi, a partire da aprile, con cadenza bisettimanale.
Il trapianto avverrà secondo le indicazioni del Settore Arredo urbano e Verde del Comune di Milano, a spese e cura di ATI Impregilo, che dovrà poi, per i tre anni successivi, occuparsi anche della manutenzione degli alberi, attraverso bagnature, estirpazione di erbe infestanti, controllo e ripristino delle legature e dei pali tutori.
La prima indicazione data alla società riguarda le potature per la riduzione della chioma, che non dovranno essere drastiche, ma il più possibile limitate, rispettando la forma e l’altezza delle piante. Prima dello spostamento, il tronco di ogni albero dovrà essere parzialmente fasciato, con bande di juta di 30 centimetri di altezza e legacci in corda di canapa, in corrispondenza dei punti di appoggio e del punto di fissaggio dei pali tutori. Per chiudere la buca nel punto in cui l’albero sarà trapiantato bisognerò utilizzare terra da coltivo, ben concimata, che dovrà anche essere stesa sul fondo e sulle pareti dello scavo e successivamente fertilizzata con prodotto specifico.
Effettuata la posa, l’albero dovrà essere sostenuto attraverso 3 pali tutori in legno di castagno (3.50/4.00 metri di altezza e 8-10 centimetri di diametro), per un periodo approssimativo di 3 anni o, comunque, finché non avrà sviluppato l’apparato radicale che gli consentirà di sostenersi nuovamente da solo. I 16 alberi, infine, dovranno essere innaffiati con almeno 150/200 litri di acqua in occasione del trapianto e poi, a partire da aprile, con cadenza bisettimanale.