Commercio: nasce a Milano il primo Consiglio contro la contraffazione
“Con la nascita di questo Consiglio vogliamo, in primo luogo, tutelare quel grande patrimonio nazionale e milanese fatto di creatività, competenza e lavoro che contraddistingue tutta la produzione Made in Italy dall’artigiano alla grande impresa” così commenta l’assessore al Commercio e Attività produttive Franco D’Alfonso. “Attraverso le azioni di comunicazione e di sensibilizzazione che verranno attuate – conclude l’assessore – vogliamo contribuire a diffondere in città tra gli studenti, cittadini e consumatori una nuova cultura della legalità capace di generare una economia pulita e legittima”.
“Una Grande Milano libera da contraffazione
da mostrare all’Italia e al mondo anche in previsione di Expo comporta
una seria progettualità . Non a caso Milano sarà sede degli Stati Generali
della lotta alla contraffazione, il prossimo 19 Novembre, alla presenza
di tutto il Sistema Italia unito in questa fondamentale battaglia
di legalità”così spiegaDaniela Mainini, Presidente Centro Studi Grande
Milano e Consiglio Nazionale Anticontraffazione.
Un progetto che nasce dalla collaborazione
tra l’assessorato al Commercio e Attività produttive del Comune di Milano
e l’Associazione Centro Studi Grande Milano che mira a dare vita a un’istituzione
milanese d’eccellenza riconosciuta nella lotta alla contraffazione e all’abusivismo,
attraverso l’adozione di un approccio originale e la definizione di un
modello d’intervento “tipo”, esportabile in altre realtà metropolitane.
Un modello che aggreghi tutte le competenze funzionali, intersettoriali
e interprofessionali, divenendo così un punto di raccordo e confronto fra
tutte le istituzioni e gli operatori che, a vario titolo, si occupano di
contraffazione e tutela della proprietà intellettuale e del “Made in Italy”.
L’iniziativa è il frutto della volontà dell’Amministrazione di arginare
un fenomeno che riguarda tutti i settori produttivi, e che partendo dai
beni di lusso e dall’alta gamma, si è oggi esteso a prodotti potenzialmente
dannosi per la salute e la sicurezza dei cittadini e dei consumatori (farmaci,
alimentari, cosmetici, giocattoli e ricambi).
Gli obiettivi perseguiti dal Consiglio
Milanese Anticontraffazione sono molteplici: monitorare il fenomeno della
contraffazione nel Comune di Milano anche attraverso la raccolta dei dati
delle Forze dell’Ordine, instaurando rapporti di collaborazione diretta
con la Procura della Repubblica; avviare cooperazioni con le scuole e le
Università per individuare adeguate campagne di sensibilizzazione oltre
a realizzare un’idonea campagna d’informazione rivolta ai cittadini sugli
effetti della contraffazione e del commercio illegale; sviluppare una collaborazione
con Expo 2015, affinché la manifestazione possa definirsi “Counterfeiting
Free” in cui siano concretamente tutelati i diritti di proprietà intellettuale
di tutti i partecipanti durante i mesi dell’Esposizione Universale.
Lo schema di lavoro che verrà proposto
e perfezionato nel prosieguo delle attività del CMA prevede un comitato
composto da Comune di Milano, Centro Studi Grande Milano, Commissione Antimafia
Consiglio Comunale, Procura della Repubblica, Assolombarda, CCIAA, Provveditorato
agli Studi, Expo 2015, Prefettura, Rete Imprese Italia, OO.SS., Associazioni
Consumatori.
Anche con i corpi dello Stato (GdF,
PdS, CC) verrà individuata una specifica modalità di collaborazione attraverso
la Prefettura. Il CMA si avvarrà inoltre di tre Commissioni Permanenti,
con la funzione di trasmettere le informazioni e elaborare progetti specifici
in tema di Produzione, Economia e Lavoro; Associazioni settoriali produttive
e Comunità straniere. E si coordinerà con il Consiglio Nazionale Anticontraffazione
presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
La sede operativa del Comitato Milanese
Anticontraffazione sarà presso Palazzo Marino e l’Assessorato al Commercio
e Attività Produttive di via Larga,12.