Demanio, continua la valorizzazione degli immobili di pregio. E per le associazioni sedi alternative in tutta la città

Castellano: “Ex Caselli diventeranno luoghi aperti alla città”

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Continua l’operazione di valorizzazione degli immobili di pregio di proprietà del Comune di Milano.
Questa mattina la Giunta ha approvato la delibera che mette subito a disposizione 15 immobili distribuiti su tutto il territorio e di varie metrature, per le associazioni in scadenza di contratto attualmente collocate in piazza Castello 3, negli ex Caselli daziari, in via Dogana 2 e ai piani alti della Galleria Vittorio Emanuele.

“Questa Amministrazione comunale – spiega l’assessore al Demanio Lucia Castellano – sta andando avanti con la valorizzazione degli stabili più prestigiosi di sua proprietà, non solo attraverso la messa a reddito, ma anche attraverso un migliore utilizzo del bene pubblico: gli ex Caselli, ad esempio, diventeranno spazi aperti alla città destinati a progetti di interesse culturale e sociale, al servizio dei Quartieri e dei cittadini. Un percorso, quello della valorizzazione, che stiamo seguendo prestando la massima attenzione alle associazioni, con l’obiettivo di trovare nuove sedi idonee alle esigenze di ognuna. E come abbiamo fatto per il trasferimento degli enti dai piani alti della Galleria allo stabile di via Duccio di Boninsegna, ascolteremo le necessità, valuteremo le disponibilità e individueremo insieme la soluzione migliore”.

Sono 15 in tutto, gli immobili individuati dal Settore Demanio e messi subito a disposizione delle associazioni: via Scaldasole 1 e via Marsala 8 in Zona 1; via Montecassino 9 in Zona 4; via Boifava 74/A, via Santa Teresa 4/B e via Santa Teresa 30/B in Zona 5; via Martinelli 55 e via Teramo 31 in Zona 6; via Lessona 55, via Monviso 10, via Visconti 24, via Duccio di Boninsegna 21 e via 5 Maggio 26 in Zona 8; viale Jenner 54 e via Volturno 28/30 in Zona 9.

Agli immobili di pregio che devono essere liberati, si aggiunge anche via Solari 40 che sarà oggetto di importanti lavori di riqualificazione. Lo stabile è costituito, oltre che da spazi commerciali e sedi di associazioni, anche da appartamenti di edilizia residenziale pubblica. A differenza dei primi, però, gli inquilini non saranno trasferiti in altri immobili ma spostati in alloggi dello stesso stabile, attualmente liberi.


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