Nel 2012 al Comune di Milano 26 donazioni, l’ultima è per aiutare anziani e bambini in difficoltà

Majorino: “La nostra città non ha perso il suo spirito di solidarietà e di vicinanza verso i meno abbienti”
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A dispetto degli scettici, la Milan col coeur in man esiste ancora ed è fatta di gente comune che porta nomi e cognomi non famosi. L’ultima riprova arriva dal Consiglio comunale che, giovedì scorso, ha approvato l’accettazione di una parte dell’eredità di un cittadino in favore del Comune di Milano. In base alle disposizioni testamentarie, il suo patrimonio composto da 13 unità immobiliari, titoli per un valore di 2,3 milioni di euro, arredi e altri oggetti per 33 mila euro, verrà diviso – al di fuori della quota di legittima spettante alla moglie – in parti uguali tra il Comune di Milano, l’Arma dei Carabinieri e l’ospedale Policlinico di Milano. In particolare, la parte del Comune sarà destinata al settore Servizi per Anziani e Servizi per Minori e Famiglie: una scelta che evidenzia una forte sensibilità sociale.

“Questo ingente lascito al Comune di Milano, frutto della generosità di un privato cittadino e della sua volontà di aiutare anziani e bambini bisognosi - sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - ci dice quanto la nostra città non abbia perso il suo spirito di solidarietà e di vicinanza verso i meno abbienti, di liberalità e di mutuo soccorso che, da sempre, si esprime in atti concreti come questo e nell’operato di migliaia di volontari che ogni giorno dedicano parte del proprio tempo e delle proprie risorse agli altri”.

Il nobile gesto di questo benefattore non è un’eccezione, ma rappresenta l’ultimo atto dell’antica tradizione della solidarietà ambrosiana. Quest’anno sono già 26 gli atti con cui il Comune di Milano ha disposto l’accettazione di lasciti da parte di cittadini milanesi. E sono diversi i settori dell’Amministrazione che ne hanno beneficiato: la Cultura, ad esempio, ha ricevuto 23 cimeli appartenuti a Giuseppe De Juliis, Ufficiale del Regio Esercito, per il Polo dell’Ottocento di Palazzo Moriggia. Sempre per la Cultura ci sono la scultura di Marino Marini “Ritratto di Emilio Jesi” e 2 borse da sera anni Venti con chiusura a cerniera in argento sbalzato destinate a Palazzo Morando.

Ci sono state anche donazioni da parte di artisti contemporanei come Maurizio Cattelan, che ha donato la sua opera intitolata L.O.V.E collocata in Piazza Affari. A volte, invece, sono le associazioni a manifestare la propria generosità: 30.000 euro sono arrivati dalla Fondazione Enrica Pirovano come contributo alla gestione dei servizi di alloggio protetto per anziani di piazzale Dateo e per scopi sociali.

In tutto il 2011 le donazioni erano state 26, a dimostrazione che le liberalità dei milanesi non conoscono flessioni. Tra queste si possono ricordare tre opere e un archivio per il Museo del Novecento e nove incisioni dell’artista Paola Nasso Grienti. C’è poi un regalo tecnologico dell’ Associazione Amici della Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli: si tratta di apparecchiature hardware, compreso il mobile di sostegno del server.

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