Casa. 21 appartamenti per ospitare famiglie sfrattate e in difficoltà

A settembre bando per trovare sponsor che arredi gli alloggi. Castellano: “Appello ai privati affinché sostengano questa iniziativa di solidarietà”

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Ventuno appartamenti di proprietà del Comune di Milano diventeranno residenze sociali per famiglie sfrattate e nuclei in difficoltà.
Lo annuncia l’assessore alla Casa e Demanio Lucia Castellano, che spiega: “Questi 21 alloggi, nuovi e pronti per essere abitati, sono stati ceduti al Comune di Milano come scomputo di oneri di urbanizzazione e giacevano inutilizzati. Ora diventeranno un piccolo ‘polmone abitativo’, affidato a un gestore sociale e destinato a ospitare per brevi periodi famiglie che si trovano in un momento di fragilità economica e che non hanno i requisiti per accedere alle case popolari”.
       
Gli appartamenti si trovano in via Antonini 36 (13 alloggi, di cui 1 monolocale, 3 bilocali e 9 trilocali), viale Ortles 71 (2 alloggi, di cui 1 trilocale e 1 quadrilocale) e via Celio 11 (6 alloggi, di cui 4 trilocali e 2 bilocali). Sono tutti al di fuori del patrimonio dell'edilizia popolare.

“Avendo a disposizione appartamenti di grande metratura – evidenzia l’assessore Castellano – riusciremo ad accogliere anche i nuclei familiari più numerosi senza doverli separare. Un piccolo passo, ma concreto, che si inserisce nelle iniziative di questa Giunta, già avviate dagli assessori Majorino e Granelli, per rispondere all’emergenza abitativa che vede Milano al quarto posto in Italia per gli sfratti dovuti a situazioni di morosità”.

I primi dati relativi al 2011, resi noti a giugno dal Ministero degli Interni, parlano infatti di 1.115 provvedimenti emessi solo nel capoluogo lombardo.

“Lancio un appello ai privati – conclude l’assessore Castellano – affinché sostengano il Comune di Milano in questa importante iniziativa di solidarietà. Gli appartamenti devono ancora essere arredati, per questo a settembre lanceremo un bando per trovare uno sponsor tecnico. Mi auguro che la risposta sia positiva”.


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