Urbanistica. Porto di Mare, Bovisa, zona Certosa: le proposte del Comune per il piano nazionale per le città
La Giunta
ha approvato stamani le proposte di riqualificazione delle aree di Porto
di Mare, Bovisa e via Magreglio (zona viale Certosa) che saranno avanzate
per partecipare al ‘Piano nazionale per le Città’, come previsto dal
Decreto legge del 22 giugno 2012.
(CS Comune di Milano)28/07/2012
Le proposte prevedono l’intervento nelle
tre aree per favorire la crescita, lo sviluppo, la localizzazione di attività
produttive, il recupero di aree degradate anche a verde, la riqualificazione
di strutture sportive e scolastiche ed interventi di edilizia sociale.
“Il ‘Piano nazionale per le Città’ – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – è un’opportunità importante per mettere in campo nuove idee e progettualità, rinnovando e riqualificando il territorio. Abbiamo deciso di cogliere questa preziosa occasione per bonificare luoghi e spazi abbandonati e contaminati restituendoli alla cittadinanza, ricostruire una scuola che da troppi anni attendeva di essere di essere rinnovata, riconvertire aree degradate, con un grande progetto di polo scientifico tecnologico e aree dedicate allo sport e al tempo libero”.
Per Porto di Mare il progetto approvato prevede la bonifica di un’ampia area del Parco Sud oggi fortemente compromessa; il potenziamento, la valorizzazione e l’integrazione di strutture sportive esistenti, attraverso la riqualificazione e il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali e viabilistici con il quartiere e con le aree verdi del Parco Cassinis; la realizzazione di un quartiere di edilizia sociale.
Per quanto riguarda il quartiere Bovisa, il progetto prevede la bonifica dei terreni contaminati del sito di interesse nazionale dei Gasometri; l’ampliamento del Campus del Politecnico con l’inserimento di nuovi spazi dedicati alla didattica e alla ricerca; la realizzazione di un Parco scientifico e tecnologico dedicato alla nascita di spin-off universitari, start-up, imprese legate alla ricerca applicata e spazi per la produzione di eccellenza.
Per via Magreglio il progetto prevede la demolizione di un edificio scolastico realizzato nel 1966 (progettato per essere utilizzato al massimo per 30 anni), costituito da un prefabbricato con un elevato degrado edilizio ed impiantistico, dove è ospitata una scuola primaria. Il nuovo edificio scolastico verrà realizzato favorendo il risparmio energetico, l’utilizzo di energie alternative rinnovabili e materiali facilmente mantenibili.
“Il ‘Piano nazionale per le Città’ – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – è un’opportunità importante per mettere in campo nuove idee e progettualità, rinnovando e riqualificando il territorio. Abbiamo deciso di cogliere questa preziosa occasione per bonificare luoghi e spazi abbandonati e contaminati restituendoli alla cittadinanza, ricostruire una scuola che da troppi anni attendeva di essere di essere rinnovata, riconvertire aree degradate, con un grande progetto di polo scientifico tecnologico e aree dedicate allo sport e al tempo libero”.
Per Porto di Mare il progetto approvato prevede la bonifica di un’ampia area del Parco Sud oggi fortemente compromessa; il potenziamento, la valorizzazione e l’integrazione di strutture sportive esistenti, attraverso la riqualificazione e il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali e viabilistici con il quartiere e con le aree verdi del Parco Cassinis; la realizzazione di un quartiere di edilizia sociale.
Per quanto riguarda il quartiere Bovisa, il progetto prevede la bonifica dei terreni contaminati del sito di interesse nazionale dei Gasometri; l’ampliamento del Campus del Politecnico con l’inserimento di nuovi spazi dedicati alla didattica e alla ricerca; la realizzazione di un Parco scientifico e tecnologico dedicato alla nascita di spin-off universitari, start-up, imprese legate alla ricerca applicata e spazi per la produzione di eccellenza.
Per via Magreglio il progetto prevede la demolizione di un edificio scolastico realizzato nel 1966 (progettato per essere utilizzato al massimo per 30 anni), costituito da un prefabbricato con un elevato degrado edilizio ed impiantistico, dove è ospitata una scuola primaria. Il nuovo edificio scolastico verrà realizzato favorendo il risparmio energetico, l’utilizzo di energie alternative rinnovabili e materiali facilmente mantenibili.
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