Consiglio comunale. un minuto di silenzio per Paolo Borsellino e le vittime della strage di via D’Amelio

Con un minuto di silenzio, il Consiglio comunale ha ricordato in apertura della seduta di oggi il giudice antimafia Paolo Borsellino, ucciso a Palermo il 19 luglio 1992 in via D’Amelio insieme ai cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cusina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. ()
“Con dolore e tristezza profonda ricordiamo il ventesimo anniversario di via D’Amelio: la nostra città dedica questo anniversario ai protagonisti della lotta antimafia”, ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo.

La figura del giudice Borsellino è stata commemorata dal magistrato Giuliano Turone, componente del Comitato antimafia istituito dal Sindaco Pisapia. “Ricordo Paolo Borsellino – ha detto Turone – come uomo delle istituzioni, per il coraggio civile e la limpidezza morale, per le doti professionali spese con totale dedizione al servizio del nostro Paese. Era un uomo generoso, onesto, persino umile, amico degli umili, dei deboli e indifesi.

Il Comune di Milano è impegnato attivamente sul fronte della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata. Lo scorso 23 gennaio il Consiglio comunale ha istituito la Commissione consiliare permanente Antimafia, composta da consiglieri comunali: l’obiettivo prioritario è indirizzare l’Amministrazione nella predisposizione di strumenti idonei e incisivi per contribuire alla prevenzione e al contrasto delle associazioni di tipo mafioso. Nei confronti della cittadinanza, inoltre, la Commissione lavora per promuovere la cultura della legalità democratica e dell’antimafia come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile, economica di Milano e del Paese

La Commissione si affianca al Comitato antimafia istituito dal Sindaco Giuliano Pisapia e composto da cinque esperti (Nando dalla Chiesa, Umberto Ambrosoli, Luca Beltrami Gadola, Maurizio Grigo e, appunto, Giuliano Turone).

Ai primi di giugno, inoltre, la Giunta ha stabilito le nuove linee di indirizzo per l’assegnazione in concessione d’uso a titolo gratuito degli immobili confiscati alla mafia e trasferiti al patrimonio del Comune: l’obiettivo è far nascere attività sociali al servizio del territorio, che costituiscano un’opportunità di sviluppo e di lavoro per la città, promuovendo la cultura della legalità.
Le linee di indirizzo prevedono, tra l’altro, la pubblicazione e l’aggiornamento periodico sul sito del Comune dell’elenco dei beni confiscati alle mafie. Oltre alla garanzia di avvicendamento degli enti nella fruizione dei beni confiscati e destinati a finalità sociali, i nuovi criteri della Giunta stabiliscono l’obbligo per i soggetti assegnatari di dare avvio ai lavori di ristrutturazione degli immobili e/o ai progetti (valutati da una Commissione appositamente costituita) entro tre mesi dalla di stipulazione della convenzione, a pena di decadenza.

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