Gratosoglio. Dopo 20 anni Comune sblocca vicenda via, partiti i lavori di rifacimento stradale e dei marciapiedi
Per quasi
un quarto di secolo è stata una “terra di nessuno”, una strada abbandonata
a se stessa, mai riasfaltata, piena di buche, con frequenti allagamenti
durante le piogge: questa la situazione di via Gratosoglio nel tratto di
collegamento con due stabili di edilizia popolare e convenzionata, ai numeri
civici 73/4 e 79, dove abitano 85 famiglie. Lunedì scorso sono finalmente
iniziati i lavori di manutenzione straordinaria della strada, con la riasfaltatura
e il rifacimento dei marciapiedi che si concluderanno entro pochi giorni.
Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione tra l’assessorato
all’Urbanistica del Comune di Milano e la Presidenza del Consiglio di
Zona 5.
(CS Comune di Milano)18/07/2012
(CS Comune di Milano)18/07/2012
“In sei mesi abbiamo sbloccato una
vicenda rimasta ferma per oltre 20 anni – ha detto l’assessore all’Urbanistica
Ada Lucia De Cesaris – mettendo la parola fine a una situazione vergognosa
di degrado e abbandono che nessuna Amministrazione in precedenza aveva
mai voluto affrontare e risolvere. Abbiamo chiesto e ottenuto la concessione
della strada a un prezzo simbolico, avviando così i lavori di manutenzione
e permettendo a 85 famiglie di tornare a vivere in modo degno di una città
moderna ed europea”.
Quando, oltre 20 anni fa, furono costruiti i due stabili di edilizia popolare e convenzionata ai numeri civici 73/4 e 79, la cooperativa edilizia realizzò nei pressi dell’ex alveo del fiume Lambro il tratto di collegamento con via Gratosoglio: ricadendo sotto il Demanio idrico, quindi, la strada – soprannominata dagli abitanti del quartiere ‘barchetta di Gratosoglio’ – non è mai stata patrimonio comunale bensì statale e, per questo motivo, mai sottoposta a manutenzione da parte del Comune. A gennaio di quest’anno, in collaborazione con il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano, l’assessore De Cesaris ha avviato le procedure per la richiesta in concessione dell’area alla Regione Lombardia (con parere favorevole dell’Agenzia interregionale per il fiume Po - Aipo), ottenendola al prezzo simbolico di poco più di 100 euro all’anno. È stato possibile, quindi, dare avvio lunedì scorso ai lavori di riasfaltatura e risistemazione dei marciapiedi che i residenti attendevano da due decenni.
Il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano, che per quasi nove anni si è impegnato per trovare una soluzione, ha ringraziato l’assessore De Cesaris per “il decisivo intervento che ha messo fine ad una vicenda davvero incresciosa ed ingiusta per molte decine di famiglie, permettendo al Comune di Milano e alla sua Giunta di avere un ruolo completamente diverso rispetto al passato. Rispetto al colpevole disinteresse di chi ha amministrato in precedenza Milano, l’impegno, la tenacia e l’attenzione con cui abbiamo seguito e risolto il problema di via Gratosoglio dimostrano che non devono esistere cittadini di serie A e di serie B”.
Quando, oltre 20 anni fa, furono costruiti i due stabili di edilizia popolare e convenzionata ai numeri civici 73/4 e 79, la cooperativa edilizia realizzò nei pressi dell’ex alveo del fiume Lambro il tratto di collegamento con via Gratosoglio: ricadendo sotto il Demanio idrico, quindi, la strada – soprannominata dagli abitanti del quartiere ‘barchetta di Gratosoglio’ – non è mai stata patrimonio comunale bensì statale e, per questo motivo, mai sottoposta a manutenzione da parte del Comune. A gennaio di quest’anno, in collaborazione con il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano, l’assessore De Cesaris ha avviato le procedure per la richiesta in concessione dell’area alla Regione Lombardia (con parere favorevole dell’Agenzia interregionale per il fiume Po - Aipo), ottenendola al prezzo simbolico di poco più di 100 euro all’anno. È stato possibile, quindi, dare avvio lunedì scorso ai lavori di riasfaltatura e risistemazione dei marciapiedi che i residenti attendevano da due decenni.
Il Presidente di Zona 5 Aldo Ugliano, che per quasi nove anni si è impegnato per trovare una soluzione, ha ringraziato l’assessore De Cesaris per “il decisivo intervento che ha messo fine ad una vicenda davvero incresciosa ed ingiusta per molte decine di famiglie, permettendo al Comune di Milano e alla sua Giunta di avere un ruolo completamente diverso rispetto al passato. Rispetto al colpevole disinteresse di chi ha amministrato in precedenza Milano, l’impegno, la tenacia e l’attenzione con cui abbiamo seguito e risolto il problema di via Gratosoglio dimostrano che non devono esistere cittadini di serie A e di serie B”.
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