Piscine. Al via la riqualificazione del centro balneare Caimi
Approvata la convenzione con la
Fondazione Pier Lombardo che investirà 3 milioni di euro. La proprietà
resta pubblica. Bisconti: “Restituiamo alla città uno dei suoi luoghi
più belli”
(CS Comune di Milano)13/07/2012
(CS Comune di Milano)13/07/2012
Via libera
al piano di riqualificazione del centro balneare Caimi, conosciuto dai
milanesi come ‘Botta’: uno degli impianti più belli di Milano, chiuso
e abbandonato da oltre cinque anni. Al termine di un percorso che ha coinvolto
anche il territorio e i cittadini della Zona, la Giunta ha approvato la
convenzione con la Fondazione Pier Lombardo per restituire alla città e
al quartiere una struttura che potrà essere utilizzata tutto l’anno, non
solo nei mesi estivi.
La convenzione, infatti, prevede il risanamento e il recupero della piscina in una prospettiva di gestione integrata delle attività complessive: quelle teatrali, attualmente in capo alla Cooperativa Franco Parenti, e quelle sportivo-balneari. Viene prospettato un utilizzo della Caimi sia come impianto sportivo stagionale, sia come luogo di attività diversificate, artistiche, culturali, sportive, anche nei mesi invernali, aperti al quartiere e in collegamento con le attività del complesso teatrale adiacente. La riqualificazione prevede la valorizzazione del patrimonio storico esistente, risalente agli anni ’30. Il complesso sarà valorizzato nella sua vocazione originaria e, grazie alla collaborazione con la Fondazione, ospiterà eventi ricreativi e manifestazioni culturali.
L’Amministrazione comunale e la Fondazione hanno come obiettivo quello di restituire ai cittadini l’utilizzo dell’area la prossima estate.
“Restituiamo a cittadine e cittadini, dopo anni di inazione, uno dei luoghi più belli e affascinanti della città – ha dichiarato l’assessora allo Sport e Tempo libero Chiara Bisconti – e, con questa convenzione, coniughiamo qualità dell’offerta e accessibilità. Il progetto della nuova Caimi è la miglior sintesi tra sport, benessere e tempo libero. Un impianto polifunzionale, aperto a diverse commistioni. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio e voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il percorso”.
L’intervento avrà un alto impatto tecnologico: ci saranno pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, e saranno utilizzate tecniche avanzate come l’ozono per il riciclo delle acque grigie. I costi dei lavori (circa tre milioni di euro) saranno interamente a carico della Fondazione, alla quale sarà affidata la gestione dell’intero impianto. Il Comune mantiene la proprietà della struttura. In questa ottica le tariffe che saranno applicate – con varie agevolazioni - ricalcheranno lo schema già utilizzato in impianti dati in gestione dal Comune.
La convenzione, infatti, prevede il risanamento e il recupero della piscina in una prospettiva di gestione integrata delle attività complessive: quelle teatrali, attualmente in capo alla Cooperativa Franco Parenti, e quelle sportivo-balneari. Viene prospettato un utilizzo della Caimi sia come impianto sportivo stagionale, sia come luogo di attività diversificate, artistiche, culturali, sportive, anche nei mesi invernali, aperti al quartiere e in collegamento con le attività del complesso teatrale adiacente. La riqualificazione prevede la valorizzazione del patrimonio storico esistente, risalente agli anni ’30. Il complesso sarà valorizzato nella sua vocazione originaria e, grazie alla collaborazione con la Fondazione, ospiterà eventi ricreativi e manifestazioni culturali.
L’Amministrazione comunale e la Fondazione hanno come obiettivo quello di restituire ai cittadini l’utilizzo dell’area la prossima estate.
“Restituiamo a cittadine e cittadini, dopo anni di inazione, uno dei luoghi più belli e affascinanti della città – ha dichiarato l’assessora allo Sport e Tempo libero Chiara Bisconti – e, con questa convenzione, coniughiamo qualità dell’offerta e accessibilità. Il progetto della nuova Caimi è la miglior sintesi tra sport, benessere e tempo libero. Un impianto polifunzionale, aperto a diverse commistioni. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio e voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il percorso”.
L’intervento avrà un alto impatto tecnologico: ci saranno pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, e saranno utilizzate tecniche avanzate come l’ozono per il riciclo delle acque grigie. I costi dei lavori (circa tre milioni di euro) saranno interamente a carico della Fondazione, alla quale sarà affidata la gestione dell’intero impianto. Il Comune mantiene la proprietà della struttura. In questa ottica le tariffe che saranno applicate – con varie agevolazioni - ricalcheranno lo schema già utilizzato in impianti dati in gestione dal Comune.