Comune assumerà 150 educatrici e 52 vigili

Il piano, nel rispetto dei vincoli di bilancio e del patto di stabilità, consente l’apertura di 22 nuove classi negli asili e il potenziamento della Polizia locale
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Per potenziare servizi pubblici essenziali, tra cui quelli educativi e di Polizia locale, la Giunta ha approvato oggi il nuovo piano di fabbisogno del personale del Comune di Milano per i prossimi tre anni. Grazie a questo, nel 2012 saranno assunte a tempo indeterminato 150 educatrici, 52 agenti di Polizia locale, oltre a 16 persone con disabilità in base alla legge 68/99.

“Con questa deliberazione assicuriamo alla città servizi fondamentali e irrinunciabili – ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora con delega al Personale – e, grazie a un comportamento virtuoso di tutta l’Amministrazione, pur nelle difficoltà generali di tutto il settore del pubblico impiego, assicuriamo alla città il massimo turn-over possibile di figure essenziali. Potremo aprire 22 nuove classi negli asili e garantire una presenza costante sul territorio degli agenti di Polizia locale. Questa delibera di fabbisogno si inserisce nel più ampio lavoro di riorganizzazione che il Comune ha già avviato nel percorso di riorganizzazione e di riqualificazione del personale interno, come ad esempio i 41 lavoratori e lavoratrici in più in servizio all’anagrafe, trasferiti da altri uffici e riqualificati per nuove mansioni. Mi piace ricordare che grazie all’importante accordo sul precariato raggiunto a gennaio con le parti sindacali, questo atto porta risposte concrete alle attese dei precari, soprattutto in campo educativo. Credo che, nel non facile panorama nazionale, questo sia un segnale importante, concreto, per Milano ma non solo”.

“La scelta di assumere nuove educatrici – ha affermato la Vicesindaco Maria Grazia Guida – è un segnale che abbiamo voluto dare per dimostrare il nostro impegno a favore delle famiglie che iscrivono i bambini alle scuole dell’infanzia. Le educatrici assunte, infatti, ci consentiranno di aprire le nuove sezioni con cui siamo in grado di ridurre le liste d’attesa nelle materne comunali”.

Il piano, anche a fronte di una riduzione generale della spesa sul personale di 17 milioni di euro e nel rispetto della legge, va a coprire in parte i posti lasciati vacanti da pensionamenti e cessazioni, e può essere adottato grazie al rispetto del patto di stabilità e al rapporto virtuoso tra la voce di spesa dedicata al personale e le spese correnti dell’ente.

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