Scuole. Festa di fine anno in due materne con la vicesindaco Guida

Colazione con bimbi e genitori in via Pier Capponi, incontro con l’artista Gillo Dorfles in via Bezzecca
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Festa di fine anno in due materne della città, con la partecipazione della vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione Maria Grazia Guida alle iniziative che stamattina hanno coinvolto bimbi e famiglie milanesi.

Alle 8.45, presso l’asilo di via Capponi, la vicesindaco ha partecipato alla colazione tra bambini, genitori ed educatrici organizzata dalla scuola nell’ambito dei momenti di festa allestiti per la fine dell’anno scolastico.

Alle 10.30 la vicesindaco era nella materna di via Bezzecca, dove si è svolto un incontro tra 50 piccoli e il celebre artista Gillo Dorfles, di 102 anni. Durante l’anno scolastico i bambini hanno prodotto, all’interno di uno specifico laboratorio, alcuni disegni ispirati proprio ai dipinti dell’artista.

“Ho visitato due scuole che sono due esempi di vitalità e attenzione ai più piccoli”, ha dichiarato Maria Grazia Guida. “La colazione in via Capponi tra genitori, bambini ed educatrici non è stata solo una festa – ha proseguito la vicesindaco – ma anche un’occasione per riflettere sui tempi della città. Ho parlato con mamme e papà che questa mattina hanno dovuto prendere permessi e organizzarsi in modo diverso rispetto al solito, confrontandomi proprio sui loro bisogni. Ho ascoltato e accolto suggerimenti e segnalazioni che voglio far fruttare nell’interesse delle famiglie e nell’ottica, come sempre, di costruire una città a misura di bambino. L’iniziativa con Gillo Dorfles è stata quasi commovente. Poco meno di un secolo separa i bambini dall’artista, ma erano tutti uniti dalla stessa curiosità e dallo stesso entusiasmo verso disegni e dipinti. I bambini hanno partecipato con interesse, facendo numerose domande all’artista sia sulle opere sia sulla sua vita. Il progetto della scuola di via Bezzecca è davvero molto interessante e innovativo, e dimostra ancora una volta l’eccellenza del lavoro che viene svolto nelle nostre scuole dalle nostre educatrici”.

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