Università. Tajani: “Necessaria chiarezza sul reclutamento negli atenei”

“La non chiarezza sulle linee guida del cosiddetto ‘decreto merito’ in materia di reclutamento universitario non ha giovato a sopire le preoccupazioni dei tanti giovani ricercatori ‘non strutturati’ e strutturati che lavorano nei nostri atenei”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Università e Ricerca del Comune di Milano Cristina Tajani.
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“Dopo le fughe di informazioni – ha spiegato l’assessore – l’intervista di domenica in cui il ministro Profumo delineava i tratti generali della riforma aveva solo in parte fatto chiarezza sui dubbi in circolazione. In essa, infatti, pur annunciando l’imminente pubblicazione dei bandi di concorso per il reclutamento di professori di prima e seconda fascia, non si chiarivano i criteri con cui dovevano avvenire le selezioni che sono il cuore della riforma in esame. Oggi, finalmente, il ministro pare abbia definitivamente sgomberato il campo da fraintendimenti, escludendo ogni ritorno ai concorsi locali e confermando l’intenzione di ricorrere all’idoneità nazionale. Lo stesso presidente della Crui Marco Mancini ha correttamente sottolineato l’esigenza di avviare il prima possibile e con queste modalità il reclutamento di giovani studiosi, ora esclusi da un corpo docente che, come è noto, è tra i più anziani d’Europa. A prescindere dal merito della riforma in esame, è necessario richiamare all’esigenza di chiarezza e coerenza nella comunicazione delle informazioni. Tutto il settore dell’università è affaticato da un lungo e continuo processo di riforma che ha penalizzato soprattutto il reclutamento dei giovani. Occorre stabilità perché i giovani meritevoli possano uscire da anni di faticoso e ingiusto precariato”.

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