Milano Ristorazione. Il Tar respinge ricorsi contro revoche e nuove nomine della partecipata
“Ricorso infondato nel merito”
(CS Comune di Milano)31/05/2012
(CS Comune di Milano)31/05/2012
La prima
sezione del Tar della Lombardia ha respinto due ricorsi che riguardavano
le revoche effettuate a luglio del 2011, dopo l’elezione del Sindaco Giuliano
Pisapia, dei componenti del Cda e del presidente di Milano Ristorazione
S.p.A.. Conseguentemente, sempre il Tar della Lombardia ha anche ritenuto
legittima la procedura di nomina dei nuovi consiglieri di amministrazione.
Entrambi i ricorsi facevano anche riferimento al bando di presentazione delle candidature per le nomine dei rappresentanti comunali in enti, fondazioni e società a partecipazione comunale, con il quale è stata indetta la procedura per la raccolta delle proposte relative alle candidature.
Per questi primi due ricorsi era già stata respinta la misura cautelare richiesta in via preliminare, perché la revoca da amministratori e presidente era stata ritenuta “sufficientemente e congruamente motivata con l’esigenza da parte della nuova Amministrazione di operare con amministratori prescelti sulla base di un essenziale rapporto fiduciario e in grado di gestire la politica amministrativa del Comune sulla scorta di una sua effettiva rappresentatività all’interno della soc. Milano Ristorazione S.p.A.”.
Con la sentenza è stato respinto anche il successivo ricorso avverso le nuove nomine, perché il Tar ha ritenuto legittima e corretta la procedura adottata, essendo “ampiamente provato, dall’esame dell’ordinanza sindacale n. 68 del 21.9.2011, l’esperimento di procedure di valutazione comparativa dei candidati”.
Entrambi i ricorsi facevano anche riferimento al bando di presentazione delle candidature per le nomine dei rappresentanti comunali in enti, fondazioni e società a partecipazione comunale, con il quale è stata indetta la procedura per la raccolta delle proposte relative alle candidature.
Per questi primi due ricorsi era già stata respinta la misura cautelare richiesta in via preliminare, perché la revoca da amministratori e presidente era stata ritenuta “sufficientemente e congruamente motivata con l’esigenza da parte della nuova Amministrazione di operare con amministratori prescelti sulla base di un essenziale rapporto fiduciario e in grado di gestire la politica amministrativa del Comune sulla scorta di una sua effettiva rappresentatività all’interno della soc. Milano Ristorazione S.p.A.”.
Con la sentenza è stato respinto anche il successivo ricorso avverso le nuove nomine, perché il Tar ha ritenuto legittima e corretta la procedura adottata, essendo “ampiamente provato, dall’esame dell’ordinanza sindacale n. 68 del 21.9.2011, l’esperimento di procedure di valutazione comparativa dei candidati”.