I genitori alla Commissione Educazione del Consiglio Comunale


Dopo il caso delle mozzarelle blu nella scuola di Piazzale Bacone, per la prima volta i genitori delle commissioni mensa sono stati convocati presso la commissione consiliare 17-Educazione, Istruzione.
Quest’anno sono ben 4 le sedute della commissione consiliare 17 dedicate alla refezione scolastica!
E grazie alla presidente della commissione dr.ssa Elisabetta Strada, sarà finalmente presente anche una rappresentanza dei genitori. Il giorno 18 maggio 2012 si è svolto il primo incontro.
A nome di tutta la rappresentanza dei genitori è intervenuta Andreina Tummolo della Commissione Mensa della scuola primaria Barozzi di via Bocconi, e membro eletto della Rappresentanza Cittadina delle Commissioni Mensa .
Anche in relazione ai passati gravi episodi accaduti nelle mense scolastiche, i genitori chiedono di sapere in cosa concretamente consistano i ”controlli accurati, costanti e selettivi” di cui parla Milano Ristorazione e che vengano rispettate le nuove procedure di controllo e di valutazione delle forniture, messe a punto nei mesi scorsi. Ecco il testo del suo intervento.

… “Ciò che vorrei condividere con voi è un’esposizione il più possibile obiettiva dei fatti e delle richieste che da anni vengono reiterate dalle commissioni mensa, spesso senza alcuna risposta, soprattutto nel passato.
In merito all’episodio specifico delle cosiddette “mozzarelle blu”, ci preme sottolineare che esso rappresenta solo la “punta dell’iceberg” di un fenomeno molto più ampio e con radici molto più antiche che noi andiamo denunciando da anni. Mi riferisco alla spesso scarsa qualità delle derrate alimentari fornite nelle nostre mense scolastiche e alla mancanza di un iter chiaro, efficace e condiviso dei controlli durante tutto il ciclo produttivo, dal fornitore fino alla distribuzione del pasto.

Riguardo alla qualità delle materie prime, riteniamo sia un diritto dei nostri bambini, regolamentato sia dal contratto di servizio - l’unico vero strumento di controllo in possesso degli utenti, che ancora oggi risulta spesso disatteso e che è stato così faticoso ottenere nel passato – sia dalla carta dei servizi, oramai superata, della quale auspichiamo presto una nuova stesura. Negli ultimi anni, soprattutto in relazione alla precedente gestione di MiRi e alla precedente Amministrazione, si sono succeduti una serie di episodi da noi sempre segnalati con fermezza, che ci sembrano sintomatici di alcuni problemi riguardanti qualità e controlli e rispetto ai quali, almeno fino al penultimo comunicato stampa di Milano Ristorazione del 10 maggio u.s., non ci sono stati i forti segnali di discontinuità che ci saremmo aspettati dalla nuova direzione di Milano Ristorazione. Forse, i primi correttivi si sono visti solo a partire dall’ultimo comunicato del 16 maggio. Solo per fare brevemente memoria anche ai consiglieri degli episodi più significativi rispetto ai quali noi ci saremmo aspettati questi segnali di rottura, vi rammento i principali.

Nel 2006 si verifica in Italia il caso delle uova marce riutilizzate nella produzione di merendine, pasta, panettoni. Alcuni genitori si rendono conto che l’operazione dei Nas coinvolge un’azienda storica della filiera delle uova a Verona: la "Uovador", anche fornitrice di Milano Ristorazione e chiede chiarimenti e spiegazioni, ottenendo per tutta risposta minacce di querela per procurato allarme.

Nel 2009 vengono rinvenuti i famosi peli di bovino con cotenna nella lasagna, che evidenziano non solo problemi igienici, ma una scarsissima qualità della carne utilizzata. La risposta di Milano Ristorazione è di minimizzare l’accaduto, sottolineando che non vi sono rischi perché tanto il prodotto viene sottoposto a cottura. Il fornitore, inoltre, viene temporaneamente “congelato”, ma non è mai stato reso noto con precisione se sia stato sottoposto a controlli specifici e di che natura e qualche tempo dopo rientra nel parco fornitori con un altro prodotto.

Nel 2010 iniziano le nostre pressanti segnalazioni sull’olio, che risulta essere in bottiglia di plastica in contrasto con il contratto e con le linee guida regionali della ristorazione scolastica: la pericolosità dei grassi confezionati nella plastica è un dato attestato da studi dei più autorevoli istituti di ricerca (Istituto Superiore di Sanità di Roma, Official Food Control Authority of the Canton of Zurich, Università di Catania, …), ma l’allora direttore generale continua ad affermare che il PET è un materiale da preferire in quanto infrangibile. Lo stesso olio, poi, è un prodotto disponibile sul mercato nella fascia di quelli più economici. Attraverso formale accesso agli atti si è avuta disponibilità delle analisi effettuate sull’olio; noi genitori non siamo dei tecnici, ma dai primi riscontri sembrerebbe, come confermato informalmente dalla stessa dott.ssa Iacono (che si è riservata di studiare meglio i documenti e dare risposte precise) ad alcuni di lunedì scorso a margine di un incontro di educazione alimentare, che potrebbe trattarsi di olio rettificato (ottenuto cioè per rettificazione degli oli vergini e per estrazione solvente dalla sansa di olive). Quindi oltre ad un prodotto non conforme, somministrato A BAMBINI, ci troviamo anche nel caso in cui una fornitura viene pagata come un prodotto di qualità e si rivela tutt'altro. Crediamo che su questo sarebbero importanti anche delle riflessioni sulle possibili azioni da parte di Milano Ristorazione nei confronti del fornitore.

E gli esempi potrebbero continuare con lo scarafaggio trovato nella pizza e trasformatosi miracolosamente in farfallina della farina, con l’assenza di cibi biologici, con l’introduzione di un additivo miglioratore del pane (mai dichiarato), e così via. Anche se ribadiamo, per correttezza, che molti di questi episodi si riferiscono al passato, rispetto a cui vorremmo segnali di rottura.

Dopo tutto questo pregresso, ci saremmo aspettati un cambiamento di rotta. Immaginate dunque il nostro sconcerto - e soprattutto lo sconcerto dei genitori della scuola primaria Matteucci di piazzale Bacone - quando, a seguito dell’episodio delle mozzarelle, apprendiamo da una nota di MiRi che si tratterebbe di “una sola scuola, … e di una sola mozzarella da gr. 30 che presentava un’anomalia, consistente in un alone traslucido della grandezza di 1 cm.”
Ci è sembrato ancora una volta un tentativo di minimizzare, di mettere in dubbio quanto riferito, con atteggiamento di totale collaborazione, dai genitori della commissione mensa presenti, dalle insegnanti, dalla dirigente scolastica. Ci è sembrato che nulla fosse cambiato rispetto a quanto accaduto sistematicamente negli ultimi anni; non abbiamo visto il segnale di discontinuità con il passato che ci aspettavamo.

Ad onor del vero, il comunicato stampa pubblicato successivamente lo scorso 16 maggio pone i termini della questione in maniera diversa, forse anche a fronte delle rimostranze di tutti, e questo è quanto avremmo auspicato di leggere sin dall’inizio.
Comunque, noi cerchiamo di apprezzare e prendere ciò che di buono si verifica anche a partire da oggi, da quella nota e dalle informazioni appena ascoltare. Dunque, prendiamo spunto proprio da quest’ultima nota di Milano Ristorazione e dal Comunicato del Comune di Milano per la costituzione delle commissioni mensa, nato da un tavolo di confronto apertosi a luglio con funzionari e dirigenti del Settore Educazione del Comune (che ringraziamo molto, insieme alla Vicesindaco), all’insegna di una grande collaborazione e condivisione. In tale comunicato dello scorso ottobre (nr. 12/2011), redatto congiuntamente, si legge che “in caso di non conformità grave sarà compito della Società che eroga il servizio mettere in atto le misure previste dalla procedura di autocontrollo: riesame dei protocolli previsti, verifica della loro applicazione e valutazione di eventuali misure correttive da mettere in atto. Di tale riesame andrà inviato un resoconto dettagliato: alla Direzione scolastica e/o Polo territoriale che ne ha fatto segnalazione; al referente della Commissione mensa (attraverso la Direzione scolastica, e/o Polo territoriale); agli uffici competenti del Comune; alla ASL.”

Pertanto, alla luce di quanto sin qui detto, quello che ci sembra doveroso richiedere è:
1. L’applicazione di quanto esplicitato nel comunicato nr. 12 del 2011 in merito ai controlli e alla comunicazione degli esiti;
2. L’esplicitazione di quanto dichiarato da Milano Ristorazione nella sua ultima nota, in cui si citano esplicitamente “le nuove procedure di controllo e di valutazione delle forniture, messe a punto nei mesi scorsi e che entreranno in vigore nei tempi amministrativi previsti, certamente con il nuovo anno scolastico”
3. In particolare, in relazione a queste procedure, chiediamo di sapere in cosa concretamente consistano tali ”controlli accurati, costanti e selettivi, su tutte le merci, grazie all'individuazione dei migliori istituti specializzati per ciascuna tipologia di prodotto” e soprattutto che siano effettivamente messi sempre in atto.
4. chiediamo, anche, una formazione seria e costante delle addette alla somministrazione dei pasti, che rappresentato l’ultimo anello della catena dei controlli e che spesso non sono adeguatamente informate sulle procedure corrette e sui comportamenti da tenere in caso di problemi. Inoltre, la loro assunzione come dipendenti dirette di MiRi, per la quale noi ci spendiamo da anni, sarebbe la soluzione ideale per risolvere molte controversie che le riguardano.
5. Infine, chiediamo un definitivo chiarimento dei ruoli di tutti gli attori del sistema, non solo di Milano Ristorazione, ma delle commissioni mensa e della ASL, soggetto che a nostro parere dovrebbe essere più spesso coinvolto nei processi di verifica e controllo.

A nostro giudizio, l'ultimo comunicato stampa rappresenta senza dubbio un cambio di rotta, del quale siamo soddisfatti e per cui ringraziamo; va nella direzione dell’accoglimento delle nostre istanze e soprattutto perché sposta drasticamente il focus dalla difesa dei fornitori alla difesa dei bambini, per noi fondamentale
Costituisce, però, un punto di partenza, in quanto ci aspettiamo di verificare con i fatti se si tratti di un reale cambiamento di comportamenti nel segno della trasparenza, della collaborazione e dell’attuazione di quanto promesso.
Ringraziamo, pertanto, la dr.ssa Iacono per le informazioni che ci ha dato oggi, ma ci auguriamo che si prosegua in questo senso. Apprezziamo anche molto iniziative quali quella del prossimo 23 maggio con Libera Terra, e segnali di cambiamento quali i nuovi parametri delle gare e la sostituzione di tonno extra-comunitario con tonno comunitario, ma continuiamo a vigilare affinché si continui in questa direzione.



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