Il Circolo ACLI Lambrate compie 75 anni

Un opuscolo racconta il senso di un progetto fortemente ancorato al territorio e alla sua identità. ()
Acli immagine
A settantacinque anni dalla sua fondazione, il Circolo Acli Lambrate, che dal 2018 è dedicato a Giovanni Bianchi, si concede la pubblicazione di un opuscolo che, per quanto esile nel formato, racconta il senso profondo di un’attività che, da sempre, si svolge tutta nel territorio con caparbia tenacia e fiduciosa elaborazione di progetti.
Oltre le sia pur doverose prefazioni istituzionali, testimonianze varie, dall’alto e dal basso, inanellano una serie poderosa di attività e iniziative che definiscono il Circolo soprattutto quale “luogo di comunità”.

Scrive Paolo Ricotti, presidente nazionale Patronato Acli:” Le Acli a Lambrate non a caso sono ‘Casa di Comunità’, un luogo dove non solo nessuno si sente escluso, ma soprattutto dove al centro si mettono le relazioni, a partire dagli spazi…tutto è curato e tutto è pensato per favorire l’incontro e la condivisione”.
Già il fatto che l’ingresso del circolo si apra su via Conte Rosso, una strada di grande fascino urbano, senza clamore alcuna ma con un tessuto di vissuto che difficilmente si respira in altri luoghi della città, la dice lunga sul clima complessivo di un quartiere che, ancora oggi, ha il coraggio di definire e sostenere la sua affascinante e autentica popolarità.

Elencare tutte le iniziative che il Circolo in 75 anni di attività ha realizzato è semplicemente impossibile.
Giusto per riassumere succintamente: assemblee, incontri e dibattiti pubblici, corsi di formazione politica e sociale, corsi di musica, volontariato, presentazione di libri, proiezione di film, rappresentazioni teatrali.
Tutto ciò sostenuto da un laboratorio perenne di idee e di progetti senza trascurare attività ludiche, gastronomiche e ricreative.
Un grande spazio interno del “Circolino”, così come lo chiamano i suoi frequentatori più assidui, è dedicato a un sorprendente mercato del libro usato, ma i segni della presenza sono facilmente visibili anche nelle vie del quartiere che sono arricchite da numerosi murales.
Tra i più recenti, quello dedicato al film “Miracolo a Milano” (1951) di Vittorio De Sica che affresca la facciata di un edificio che affaccia su via Valvassori Peroni dove il film allora venne in gran parte realizzato.

Scrive Attilia Cozzaglio, a cui si deve il progetto editoriale dell’opuscolo:” Nostalgia dei ‘vecchi tempi’? No, piuttosto la volontà del Circolo di conservare, condividere e valorizzare la memoria e la storia del territorio, fattori identitari che creano coesione, integrazione sociale e partecipazione, anche e soprattutto in un periodo-come questo- di grandi cambiamenti sociali e urbanistici”.
Se il tema dell’identità è sicuramente centrale per una realtà viva come il Circolino, ecco alcune delle parole d’ordine che compongono la copertina del libretto:” Popolare-Partecipato-Coinvolgente-Semplice-Colorato-Senza frontiere-Solidale”.
Questo e molto altro ancora è il Circolo Acli Lambrate.
Nella sua prefazione, così scrive Vincenzo Casati, attuale presidente: ”In un’epoca in cui siamo subissati da tantissimi messaggi contradditori e incomprensibili le nostre parole rischiano di essere coperte dal rumore di fondo di una società che omologa tutto e tutti”.
L’augurio al Circolo e a tutti noi è di non essere mai omologati e mai assordati dal rumore roboante del nulla.

p.s. Per quanto non detto e ricordato, se passate da via Conte Rosso 5 una copia del prezioso opuscolo non vi verrà certamente negata.

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