Il Sindaco Sala incontra le associazioni del territorio

Cronaca pressoché fedele di quanto accaduto in un tardo pomeriggio di ottobre a Lambrate. ()
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All’incontro organizzato dal Circolo Acli Lambrate il sindaco Beppe Sala si presenta puntuale, accompagnato dalla presidente del Municipio 3 Caterina Antola.
Ad attenderlo in un ampio salone ci sono, numerosi, i rappresentanti delle associazioni che, a vario titolo, operano nel territorio del nostro Municipio.
Saltati i convenevoli, Sala stesso apre la riunione affermando che è venuto sul territorio per ascoltare le voci dei cittadini ma anche per ricevere sostegno alle complesse attività dell’Amministrazione comunale.
Inizia con enumerare le cose fatte all’interno di un percorso di crescita che ha posto al suo centro la creazione di posti di lavoro anche grazie alla attrattività della città e ai proventi che provengono dal turismo.
Si dichiara consapevole di tutto ciò che presenta problematicità ed elenca, tra le altre emergenze, il costo degli immobili e le difficoltà di giovani e anziani che rischiamo l’espulsione. Ricorda però che la città si colloca all’interno di una più ampia area metropolitana laddove, se funzionasse il servizio dei trasporti, si potrebbe affrontare meglio anche il problema della casa. Dunque, tra i problemi, trovano spazio la mobilità, l’ambiente e la sicurezza. A questo proposito, ricorda che a oggi sono stati assunti 493 nuovi vigili urbani (obiettivo 500, quasi raggiunto).
“Stentiamo a vedere ancora i risultati ma abbiamo chiamato Franco Gabrielli, ex capo della Polizia, per aiutarci ad affrontare il problema della sicurezza”.
Certo, in generale, solo alcuni cittadini hanno avuto benefici (“Il mondo è più ingiusto”) per cui c’è ancora molto da lavorare, anche se a Milano il bassissimo livello di disoccupazione raggiunto non è certo risultato scontato. Occorre impegno.
Ci sono poi le spese e gli oneri. Il trasporto pubblico costa alla città tra gli 800 e i 900 milioni di euro all’anno.
Solo il 45% rientra con la vendita dei biglietti e degli abbonamenti. Un altro 35% viene recuperato dagli stanziamenti statali, mentre il rimanente 20% viene pareggiato con le tasse e le imposte comunali.
Afferma Sala: ”E’ difficile far quadrare i conti”.
E rincara ricordando che i cittadini e le imprese milanesi versano annualmente alle casse dello Stato l’enorme cifra di 20 miliardi di euro, ricevendone di ritorno solo 500 milioni.
I costi di gestione sono certo un problema e, mentre si attendono i fondi previsti dal PNRR, il sindaco, concludendo il suo intervento, non nega che esistano comunque numerose criticità.
Seguono gli interventi dei rappresentanti delle associazioni che squadernano, senza acredine alcuna, un pacato cahier de doléances. C’è chi ricorda il problema dei parcheggi e i limiti di velocità (a quando l’applicazione di quota 30?) e chi sostiene la necessità di stipulare un patto sociale con la città istituendo luoghi di comunità e case delle associazioni.
Alcune voci sottolineano la povertà emergente, il ruolo del volontariato e il bistrattato tema della partecipazione. Qualcuno chiede ragione della parziale soppressione della linea 54 e rivendica una maggiore informazione/comunicazione da parte del Comune sugli interventi e sui lavori di manutenzione del territorio. Altri ancora domandano se, grazie alle nuove assunzioni, avremo più vigili sul territorio e se sono previsti interventi sul verde pubblico con particolare riguardo per i parchi gioco, che spesso versano in un particolare degrado. E c’è chi chiede ragione della carenza di strutture per lo sport.
Nel frattempo hanno raggiunto il sindaco gli assessori Lamberto Bertolè (Welfare e Salute) e Pierfrancesco Maran (Casa e Piano Quartieri).
Terminati gli interventi del pubblico, la parola ritorna a Beppe Sala: per la questione “ Km 30” sostiene che occorre installare prontamente rilevatori di velocità per rendere efficace la norma, con particolare attenzione ai punti più delicati della città (vicinanza di scuole ecc.). Per lo sport si impegna a proporre interventi ma ci tiene a precisare che il Comune non spenderà un euro per le prossime Olimpiadi invernali.
Per il verde e i parchi gioco afferma che:” Forse si è pensato più alle grandi opere che alle opere minori”, ma che ci vogliono tempo e risorse per affrontare tutti i problemi.
A proposito Maran ricorda che il problema è in fase di studio e di approfondimento. L’obiettivo è progettare una città a misura di bambino, anche se è pur vero che, al momento, sono più numerose le aree cani che quelle destinate all’infanzia. Certo occorre poi studiare una strategia per agevolare gli affitti a canone concordato. Bertolè ricorda inoltre l’impegno dell’Amministrazione nei confronti dei più deboli e si dichiara più che disponibile ad affrontare il tema della casa delle associazioni.
Chiude il sindaco con un po’ scontato:” Non abbiamo bacchette magiche”.
Siamo alla fine, dopo un serrato e civilissimo dibattito durato oltre un’ora e mezzo in cui gli amministratori comunali non si sono sottratti al confronto, anche se, gioco forza, le vari questioni affrontate sono rimaste in superficie. Prendiamo certamente atto della disponibilità che non può e non deve essere però l’unica risposta alle esigenze dei cittadini e alle urgenze della città.
Rimane accidentalmente inevasa la risposta alla domanda sulle nuove assunzioni nel corpo della vigilanza urbana, per cui al momento non sappiamo ancora se avremo più agenti a presidiare il territorio.
Sarà per la prossima volta…


Credits photo by Sergio Seghetti

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