Statua a Vittorio Emanuele II. Scoperti 7 locali dell’800 sotto il monumento in piazza Duomo

I vani fondazionali, collegati tra di loro, permetteranno di ridurre di circa due terzi i costi per la stabilizzazione del monumento
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Sono state scoperte dal Settore Arredo urbano e Verde del Comune di Milano i vani fondazionali sopra i quali è stato realizzato il monumento di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo, inaugurato nel 1896. Questa importante scoperta consentirà di abbattere di circa due terzi i costi per il consolidamento della statua di bronzo, che sarà restituita alla città a fine giugno.

I vani fondazionali sono stati individuati inaspettatamente grazie all’utilizzo di indagini georadar, che hanno rivelato l’esistenza di vuoti sotto il basamento della statua. Tramite un carotaggio del diametro di 60 millimetri è stato possibile calcolarne profondità e larghezza e impostare la fase di apertura, che è avvenuta attraverso la rimozione di uno dei lastroni in porfido ornamentale che si trovano sotto il leone lato nord e che fa parte del basamento aggiunto nel 1929. Si è così scoperta l’esistenza sotto la statua di 7 locali di 4 metri di profondità, rispetto a piazza del Duomo, con soffitti voltati a sesto ribassato, risalenti alla fine dell’Ottocento e la cui documentazione non era presente in alcun archivio. I vani sono tutti comunicanti tra loro e collegati al cavedio verticale centrale, che era stato utilizzato per far scendere l’operaio all’interno della statua. Attraverso i locali scoperti è stata trovato, inoltre, anche il punto da dove, con tutta probabilità, uscì l’operaio dopo aver ultimato il lavoro.

Per il consolidamento, dunque, la statua sarà in alcun modo intaccata, perché si sta realizzando un ponteggio interno che consentirà di sostituire i perni di fissaggio in modalità assolutamente non invasiva.

Vista la particolarità del ritrovamento, una volta terminati i lavori, si valuterà la possibilità di consentire visite mirate alle mura per scopi di studio. Infine, si sta studiando se inserire all’interno della statua un dispositivo antipiccioni a ultrasuoni, evitandone così l’installazione all’esterno con i conseguenti vantaggi estetici, di sicurezza ed economici, grazie alla preservazione dell’opera nel tempo.

Sul sito del Comune alcune immagini dei vani

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