"Ho cantato la periferia quando Lambrate era periferia di Milano"

In libreria una biografia di Nanni Svampa scritta da Michele Sancisi. ()
cover Nanni Svampa

Nanni Svampa (1938-2017) è stato autore, cantante, attore, umorista, sceneggiatore, produttore, talent scout. Con numerosi spettacoli ed incisioni discografiche da un lato ha tenuto viva la tradizione musicale milanese e lombarda, riscoprendo gli stornelli popolari d’osteria, dall’altro ha tradotto dal francese in milanese, adattandole splendidamente alla vita della nostra città, le canzoni di George Brassens.

Un esempio? Brave Margot che divenne La Rita de l’Ortiga (La Rita dell’Ortica). Parte del testo della canzone accompagna il ritratto di Svampa che compare in un murales proprio all’Ortica, accanto alle immagini di altri suoi “colleghi” di Milano, come Fo, Jannacci e Gaber.

Nel libro appena uscito, Il mondo di Nanni Svampa - Vita, morte e miracoli di un cantastorie (Sagoma Editore), l’autore Michele Sancisi ne riassume vita e opere a cinque anni dalla scomparsa, attraverso nuove interviste, materiali e fotografie inediti, citazioni dai suoi testi. Il tutto con il tono scanzonato e ironico tipico dallo stesso Svampa: “Scopo di queste pagine – scrive Sancisi nell’introduzione - è (…) quello di raccontare alcune cose su Nanni, connesse alla sua storia personale, con la speranza di farne scoprire il valore culturale e la poesia anche a chi per ragioni anagrafiche o linguistiche ne è molto distante.”

Nel libro una prefazione di Paolo Rossi, contributi di Enrico De Angelis e Flavio Oreglio, testimonianze di Lino Patruno e Roberto Brivio.

Sancisi è giornalista e autore televisivo. Ha già pubblicato altre biografie, su Walter Chiari, Marcello Marchesi e Mariangela Melato. Inoltre, nel 2009, ha prodotto il bel documentario Nanni 70 di Simone Del Vecchio. Lo si può vedere su YouTube.

Nato a Milano da famiglia proveniente dal Lago Maggiore, Nanni Svampa cresce artisticamente nel periodo di rinnovamento culturale degli Anni Sessanta, quando si diffonde in città il Cabaret, forma di espressione caratterizzata dal connubio tra teatro e musica, tra l’azione scenica, la recitazione, e la canzone.

Tutto nacque dal locale del pianista jazz Enrico Intra, il Derby Club. Da lì sono passati o hanno mosso i primi passi tanti futuri protagonisti dello spettacolo; tra loro, Svampa e I Gufi, che hanno annusato sul nascere il clima di cambiamento di quel decennio, inventando un linguaggio nuovo per interpretare il proprio tempo. Il successo fu clamoroso: a teatro prima ed in televisione poi, i Gufi raggiunsero grande popolarità. Erano in quattro: Svampa il cantastorie, Roberto Brivio il canta-macabro, Lino Patruno il musicista e Gianni Magni il mimo. Il gruppo stette insieme circa cinque anni, tra il 1964 e il 1969, salvo un paio di successive brevi “reunion”, ma il sodalizio tra Svampa e Patruno durò più a lungo, in parte in trio con Franca Mazzola. In seguito Nanni proseguì con la propria carriera da solista, col solo accompagnamento di un chitarrista.

“Personalmente – continua Sancisi - penso che sia impossibile separare il Nanni attore da quello splendido cantante che era. Lo suggerisce non solo la sua intensa attività di interprete al servizio di registi cinematografici, televisivi e teatrali, ma proprio il suo modo peculiare di stare in scena nei concerti. Recitava per tutto il concerto, anche quando cantava i suoi pezzi derivati da Brassens, che sono di per sé delle piccole, perfette sceneggiature.”

Dopo aver vissuto, negli anni dell’infanzia e della gioventù, con la famiglia nei pressi di Porta Venezia, Nanni visse poi con la moglie Dina e le figlie vicino a Lambrate. E sempre in zona aprì, con l’aiuto della sorella Mabi, anche un ufficio. Negli ultimi anni, quando ormai si era trasferito a vivere sul Lago Maggiore, a Porto Valtravaglia, disse: “Io ho cantato la periferia quando Lambrate era periferia di Milano, adesso la periferia è l’hinterland e quello lo cantano i rapper. È cambiato il mondo. Non pretendo niente. Faccio il testimone di un patrimonio che voglio che resti ai giovani e non solo... come il latino, come la letteratura francese".

Nel 2001 il Comune di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’Oro.

Svampa ha scritto circa cinquanta canzoni e vari copioni per cabaret e teatro. Ha lasciato un archivio con diversi testi inediti, sceneggiature, progetti e idee da realizzare. Nel corso degli anni ha anche pubblicato diversi libri, tra i quali, nel 2002, la simpatica autobiografia Scherzi della memoria. E proprio nel 2002 la Provincia di Milano gli dedicò Cantare Milano, un video-ritratto diretto da Mietta Albertini per la collana Gente di Milano.

L’ultimo capitolo del libro è dedicato agli “Svampiani”, cioè ai tanti seguaci, discepoli ed eredi della sua arte che hanno individuato in Svampa un Maestro, sia riprendendo il suo repertorio sia ispirandosi a lui per nuove composizioni. E’ anche così che l’artista rimane vivo.

Il libro viene presentato sabato 12 marzo alle ore 19 presso Le Libragioni, in Via Bardelli angolo Via Pacini. Dialoga con l'autore Paolo Crespi. Intervento musicale di Mauro Molinari.

Inoltre, lunedi 14 marzo alle 17, presso la Sala Biagi di Palazzo Lombardia, in Via Melchiorre Gioia 37, si tiene l'incontro "Nanni Svampa e la canzone popolare" con vari ospiti, tra cui lo stesso Sancisi. Scopri di più: http://reglomb.it/Hs4M50Iaao0


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