Imprenditoria. Per le donne punteggi più alti
D’Alfonso: “A Milano e Provincia
le aziende a conduzione femminile sono 57.600, il 33% del tessuto produttivo
lombardo”
(CS Comune di Milano)05/05/2012
(CS Comune di Milano)05/05/2012
Le donne
imprenditrici saranno favorite nell’attribuzione dei punteggi nei bandi
e nelle iniziative legate allo sviluppo economico del territorio. Sono
state approvate dalla Giunta le linee d’indirizzo per l’individuazione
delle premialità a favore dell’imprenditoria femminile cittadina, attiva
soprattutto nel settore del commercio.
“Queste linee d’indirizzo dimostrano l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle donne, oggi sempre più protagoniste dell’economia di Milano e dell’intera area metropolitana. Le imprese individuali o le società a prevalente ‘guida al femminile’ attive nel nostro territorio sono circa 57.600, pari al 33% del totale lombardo” commenta l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso. “Proprio la gestione di attività commerciali – prosegue l’assessore – risulta essere l’attività più diffusa tra le donne (27,1% ), seguita dalle attività immobiliari (11,7%) e da quelle manifatturiere (9,7%). A conferma della vitalità dell’imprenditoria di genere va evidenziato come la maggioranza assoluta delle titolari abbia un’età compresa tra i 30 e i 49 anni, mentre le donne over 50 risultano essere il 31,9%”.
Le linee guida individuate dall’informativa sono il frutto di un confronto con le rappresentanze della imprenditoria femminile a Milano, in sintonia con le azioni poste in essere dalla professoressa Francesca Zajczyk delegata del Sindaco per le Pari Opportunità.
L’Amministrazione riconosce il ruolo dell’imprenditoria di genere e la sostiene attraverso l’attribuzione, in tutti i futuri bandi, di un punteggio aggiuntivo che si concretizzerà in una premialità verso le imprese femminili (quando siano individuali) o a prevalente titolarità femminile (quando siano società). L’orientamento dell’Amministrazione comunale accoglie quindi le linee d’indirizzo politico dell’Unione europea e il dettato costituzionale con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la prospettiva di genere. Questo principio era già contemplato nel Piano generale dello sviluppo approvato dal Consiglio comunale lo scorso mese di marzo.
“Queste linee d’indirizzo dimostrano l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle donne, oggi sempre più protagoniste dell’economia di Milano e dell’intera area metropolitana. Le imprese individuali o le società a prevalente ‘guida al femminile’ attive nel nostro territorio sono circa 57.600, pari al 33% del totale lombardo” commenta l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso. “Proprio la gestione di attività commerciali – prosegue l’assessore – risulta essere l’attività più diffusa tra le donne (27,1% ), seguita dalle attività immobiliari (11,7%) e da quelle manifatturiere (9,7%). A conferma della vitalità dell’imprenditoria di genere va evidenziato come la maggioranza assoluta delle titolari abbia un’età compresa tra i 30 e i 49 anni, mentre le donne over 50 risultano essere il 31,9%”.
Le linee guida individuate dall’informativa sono il frutto di un confronto con le rappresentanze della imprenditoria femminile a Milano, in sintonia con le azioni poste in essere dalla professoressa Francesca Zajczyk delegata del Sindaco per le Pari Opportunità.
L’Amministrazione riconosce il ruolo dell’imprenditoria di genere e la sostiene attraverso l’attribuzione, in tutti i futuri bandi, di un punteggio aggiuntivo che si concretizzerà in una premialità verso le imprese femminili (quando siano individuali) o a prevalente titolarità femminile (quando siano società). L’orientamento dell’Amministrazione comunale accoglie quindi le linee d’indirizzo politico dell’Unione europea e il dettato costituzionale con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la prospettiva di genere. Questo principio era già contemplato nel Piano generale dello sviluppo approvato dal Consiglio comunale lo scorso mese di marzo.